In questo articolo prendiamo in considerazione l’utilizzo di prese mobili a ricettività multipla, commercializzate già dotate di cavo di alimentazione ed impegnate per la massima potenza ammessa dal costruttore, destinate all’uso in ambienti ordinari ove si applica la norma generale impiantistica CEI 64-8 con l’esclusione degli ambienti di cui alla parte 7 della stessa norma CEI 64-8 “Ambienti ed applicazioni particolari”.
Le prese mobili multiple sono considerate come elemento dell’utilizzatore e quindi non sono soggette alle prescrizioni della norma CEI 64-8, la quale non va oltre la presa fissa.
In pratica è comunque consigliabile attenersi, in quanto applicabili, alle prescrizioni riguardanti le prese fisse.
Non è obbligatorio che l’asse di inserzione della spina sia orizzontale, quindi possono essere posate a terra e consentire l’inserzione verticale, è però opportuno avere cura che non vengano esposte alla penetrazione negli alveoli di polvere e liquidi.
Inoltre non sono da trascurare:
– la protezione dal danneggiamento e deterioramento;
– il mantenimento del buono stato di conservazione ed efficienza.
Affermando che “è opportuno avere cura che non vengano esposte alla penetrazione negli alveoli di polvere e liquidi”, si intende una accurata valutazione della loro esposizione a dette potenziali penetrazioni, non solo durante l’utilizzo nello svolgimento di un generico lavoro, ma anche durante le manutenzioni, le pulizie dei locali, ecc.
Non è consigliabile, per esempio, posare le prese mobili a ricettività multipla a terra o comunque in posizioni dove si impiegano per la pulizia dei prodotti liquidi i quali potrebbero penetrare negli alveoli delle prese.
In particolare i prodotti detergenti possono causare dannegiamenti e deterioramenti pregiudizievoli per il mantenimento del buono stato di conservazione ed efficienza delle prese.
Definizioni secondo la Norma CEI 64-8
La norma CEI 64-8 impone precise indicazioni sulla protezione contro i sovraccarichi delle condutture che alimentano tutti gli utilizzatori e pertanto anche le prese a spina dalle quali le prese mobili multiple vengono derivate.
In generale, se l’interruttore magnetotermico che protegge la conduttura ha una corrente nominale pari alla corrente nominale della presa, ne consegue che risulta protetta anche la presa stessa e l’interruttore magnetotermico ha nello stesso tempo funzione di limitatore della corrente erogata dalla presa stessa.
La presa mobile multipla usata singolarmente, quando è costruita in conformità alla relativa norma, si può ritenere sufficientemente sicura.
La pericolosità aumenta in rapporto all’uso delle prese mobili multiple ed in particolare al numero di queste usate in serie, in quanto potrebbero non risultare protette contro le sovracorrenti. E’ pertanto sconsigliato l’impiego di prese mobili multiple in cascata.
Protezione differenziale
La protezione differenziale può essere necessaria per realizzare il prescritto coordinamento delle protezioni contro i contatti indiretti.
Se dalle prese mobili multiple sono derivati utilizzatori con componenti elettronici in classe I, si consiglia di proteggere singolarmente con protezione differenziale le singole derivazioni a prese mobili multiple per rendere l’impianto il più selettivo possibile.
E’ inoltre necessario precisare che, in relazione a quanto sopra, si potrebbe verificare una desensibilizzazione di un normale differenziale di tipo AC.
Per ovviare a questo inconveniente si raccomanda di utilizzare protezioni differenziali di tipo A (norma EN 61008-1 e CEI 23-18), idonee oltre che per correnti di guasto alternate con forma d’onda praticamente sinusoidale, anche per correnti di guasto pulsanti con componenti continue, oppure protezioni differenziali di tipo B (norma IEC 755) idonee, oltre che per correnti di guasto alternate con forma d’onda praticamente sinusoidale e correnti di guasto pulsanti con componenti continue, anche per correnti di guasto di tipo continuo, secondo le caratteristiche degli utilizzatori.
Disposizioni di legge
Le prese mobili multiple sono soggette alle disposizioni della Legge 18 ottobre 1977, n. 791 di recepimento della 73/23/ CEE (la cosiddetta Direttiva Bassa Tensione), essendo (vedi art. 1): “materiali elettrici destinati ad essere utilizzati ad una tensione nominale compresa fra 50 e 1000 V in corrente alternata … “.
Questo materiale elettrico ( art.2) può essere posto in commercio solo se costruito a regola d’arte.
E’ presunzione di conformità (art. 7), l’apposizione del marchio di conformità ovvero l’attestato di organismo competente.
Si considera altresì a regola d’arte il materiale munito di “dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore”.
Le prese mobili multiple sono a regola d’arte se conformi alla relativa norma CEI.
Essendo disponibili sul mercato, è da preferire l’impiego di prese mobili multiple con marchio di conformità (IMQ od omologo).