Presso la villa di un mio cliente è in corso una ristrutturazione “leggera”, estetica diciamo. Con l’occasione avrei la possibilità di parzializzare meglio l’impianto, suddividendo i carichi con più linee di alimentazione dedicata, ognuna con una protezione differenziale (in questo momento i differenziali sono solo due). Mi sorge però un dubbio: il quadro elettrico. La Norma richiede uno spazio libero del 15% in caso di future aggiunte. La situazione iniziale lo consente, ma al termine della miglioria preventivata lo spazio libero risulta inferiore al 10% dei moduli disponibili. La soluzione è accettabile?
Enrico Marini
La prescrizione da Lei citata è introdotta dal capitolo 37 della Norma CEI 64-8. Tale Norma prevede uno spazio libero nei quadri domestici (dall’ottava edizione pari al 30%, non il 15), ma solo in occasione di nuovi impianti o per ristrutturazioni intese come rifacimenti completi. Non essendo il Suo caso può “appropriarsi” di tutto lo spazio installativo presente, se non ci sono eventuali altre controindicazioni (dimensionamento termico ad esempio…).