In un sistema TN è comunque obbligatoria l’installazione degli interruttori differenziali a protezione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici o è solo per i TT? Mi riferisco in particolare ad un’autorimessa posta nel piano primo interrato di un centro commerciale alimentato da propria cabina di trasformazione. Inoltre chiedo se il fattore di contemporaneità da prevedere debba essere per forza 1 (sui molti stalli previsti diventa tutto gigantesco).
Andrea Maria Gentilin
La questione della protezione contro i contatti indiretti nelle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici è un tema di particolare rilevanza, vista la rapida diffusione di questi sistemi. Il riferimento normativo da consultare è la sezione 722 della Norma CEI 64-8. In particolare:
722.531.1 Dispositivi di protezione differenziale
Eccetto che per i circuiti che utilizzano la misura di protezione mediante separazione elettrica, tutti i punti di connessione devono essere protetti singolarmente mediante un dispositivo differenziale almeno di tipo A con corrente differenziale nominale di intervento non superiore a 30 mA.Se la stazione di ricarica del veicolo elettrico è fornita di una presa a spina o di un connettore per il veicolo in accordo con la serie di Norme CEI EN 62196, si devono prevedere le misure di protezione contro i guasti a terra in corrente continua, ad eccezione della situazione in cui tale protezione è fornita dalla stazione di ricarica.
Le misure di protezione per ciascun punto di connessione devono essere:
• Interruttori differenziali di tipo B;
• Interruttori differenziali di tipo A e un idoneo dispositivo che assicuri l’interruzione dell’alimentazione in caso di corrente di guasto in c.c. superiore a 6 mA. Gli interruttori differenziali devono essere conformi alle Norme CEI EN 61008-1, CEI EN 61009-1, CEI EN 60947-2 o CEI EN 62423.NOTA I requisiti per la scelta e l’installazione degli interruttori differenziali in caso di connettori per la ricarica in c.c. conformi alla serie di Norme CEI EN 62196 sono allo studio. Gli interruttori differenziali devono interrompere tutti i circuiti attivi.
NOTA La richiusura automatica degli interruttori differenziali è ammessa purché sia esclusa la richiusura su guasto; per esempio mediante dispositivi dotati di mezzi di valutazione della corrente differenziale presunta conformi alla Norma CEI EN 50557 oppure applicando quanto previsto in merito dalla Norma CEI EN 61851-1. Tale interruttore, tuttavia, non può essere impiegato per il sezionamento, ove previsto, dell’alimentazione in caso di incendio all’interno della rimessa.
L’articolo non distingue tra sistema TT e sistema TN. La protezione differenziale deve essere prevista a meno che non sia inserita all’interno della colonnina (nel caso prospettato la ricarca dovrà essere prevista in modo 3 o in modo 4).
Per quanto riguarda la contemporaneità, se presente un dispositivo di controllo del carico, può essere ridotto:
722.30 Caratteristiche generali
722.31 Scopo, alimentazione e struttura
722.311 Fattore di utilizzazione e di contemporaneità
Si deve considerare che nell’uso ordinario ciascun punto di connessione è utilizzato alla sua corrente nominale. Il fattore di utilizzazione del circuito finale che alimenta direttamente il punto di connessione (per esempio la presa fissa) deve essere posto uguale a 1.
Considerando che tutti i punti di connessione dell’impianto possono essere utilizzati simultaneamente, il fattore di contemporaneità di più punti di connessione deve essere posto uguale a 1. Comunque questo fattore può essere ridotto, se è disponibile un controllo del carico.