Casa plurifamiliare costituita da 6 appartamenti e tre proprietari ( un proprietario, A ha tre appartamenti , B altri due e un terzo ,il C , uno).
Il proprietario A dei tre appartamenti ha la messa a terra per le sue tre proprietà . Io , B , subentrata da poco come proprietaria degli altri due, sto ristrutturando . Ho chiesto ad A se potevo agganciarmi alla sua messa a terra ovviamente pagando quanto mi avrebbe chiesto, ma questa possibilità mi é stata negata. Devo fare un impianto separato nella stessa palazzina. Si può fare? C’è pericolo?
Mariacristina Sesana
L’obbligo di adeguamento degli impianti elettrici, ovvero l’installazione di un impianto di terra risale a quasi 35 anni fa, con l’emanazione della Legge 46/90. Tale obbligo riguarda non solo le unità immobiliari dei singoli condòmini, ma anche le parti comuni dei condomini. Se l’immobile è dotato di impianto di terra per le parti comuni può collegarsi all’impianto di terra condominiale utilizzando gli spazi comuni senza dover chiedere il permesso a nessuno. Viceversa, se la realizzazione dell’impianto di terra esistente di cui parla deriva dall’iniziativa del singolo condomino, è opportuno realizzare un impianto di terra comune al quale collegare tutte le unità immobiliari, anche quella già dotata di impianto di terra separato.
Ovviamente il singolo caso va valutato da professionista (elettricista o progettista, a seconda dei limiti dimensionali degli impianti).