Il 16 febbraio negli uffici dell’azienda Panduit a Lainate (MI) si è tenuta la press conference “LIFi. Il nuovo dialogo tra il fisico e il digitale” alla presenza di Gian Piero De Martino, Electrical and Network Infrastructure Business Unit Manager di Panduit, Daniele Tordin, Technical System Engineer di Panduit e Francesco Paolo Russo, CEO ToBe srl e Direttore Generale ANGI (Ass.Naz.Giovani Innovatori).
Guardare al futuro
Dietro ogni delicato processo e servizio, oggi c’è sempre una rete con tutti i suoi componenti, spesso nascosti, ma non per questo poco importanti. Il network fisico rende possibile l’utilizzo di svariate applicazioni, divenute indispensabili per tutti come le comunicazioni, la sicurezza, la trasmissione di informazioni e dati, la gestione ambientale, l’audio-video e l’illuminazione. Sempre di più sistemi diversi condividono il medesimo media trasmissivo, uniformando protocolli di comunicazione e competenze ed avendo scelto la LAN Ethernet come rete unificata sulla quale appoggiare interamente le proprie funzionalità. Ne consegue uno stress prestazionale al quale il data-network è costantemente sottoposto ed esposto, per via dell’incremento delle applicazioni che deve essere in grado di ospitare.
La nuova tecnologia del Single Pair Ethernet alleggerirà il peso sostenuto da un tradizionale cablaggio a quattro coppie, grazie alla possibilità di collegarvi alcuni dei molteplici dispositivi presenti in ogni azienda e industria, orientata all’innovazione e all’ottimizzazione delle risorse.
Ma l’evoluzione dei metodi e mezzi trasmissivi non si ferma all’invio dei soli segnali elettrici attraverso cavi in rame. Nel corso del tempo abbiamo conosciuto trasmissioni via radio/wireless e trasferimento di dati attraverso la fibra ottica, sfruttando la luce. Quella stessa luce che, modulata ad una frequenza non visibile all’occhio umano (InfraRossa), attraverso la tecnologia LiFi (Light Fidelity), è in grado anche di inviare e ricevere informazioni in formato-dati. Ciò ridisegna le architetture di collegamento dell’impresa.
Gli interventi
“Quando 15 anni Panduit fa ha presentato a livello globale il modello UPI (Unified Physical Infrastructure), non poteva prevedere in dettaglio ogni singola e nuova applicazione che la stessa infrastruttura avrebbe poi ospitato a distanza di anni, ma la poteva solo immaginare, arrivando prima di molti altri. Oggi parliamo di LiFi, di come funziona e dei suoi benefici ed ancora oggi parliamo dei medesimi collegamenti fisici del passato che continuano ad abilitare servizi sempre più sfidanti, conosciuti e di prossima generazione. Con il medesimo spirito con il quale abbiamo affrontato quella sfida che la Biblioteca Apostolica Vaticana ci ha prospettato, contribuendo alla conservazione secolare delle conoscenze, attraverso la salvaguardia, la conservazione, la digitalizzazione e la divulgazione online dei contenuti di un manoscritto, altrettanto continuiamo a fare attraverso un data-network aziendale, progettato e realizzato per operare appieno nel presente ma soprattutto nel futuro”, ha dichiarato Gian Piero De Martino, Business Units Manager, Panduit.
“Da semplici collegamenti voce e dati, fino ad arrivare alla luce connessa alla rete, con tutti i benefici garantiti dalla tecnologia led e dagli infrarossi. Una nuova responsabilità per i manager dell’IT aziendale, creando così nuovi punti di intelligenza della rete da collegare, gestire e sfruttare. Prima di promuovere queste nuove applicazioni, le abbiamo volute sperimentare in prima persona, dotando i nostri briefing center di Londra e di Milano di questi sistemi, integrandole con i nostri controller Atlona Velocity. Applicazioni indicate sia per realizzazioni ex-novo greenfield che per il brownfield e come nel caso italiano, con un ulteriore livello di integrazione dell’architettura DALI (Digital Addressable Lighting Interface). Per tutti, si è reso necessario non sottovalutare i quattro fattori critici dell’Infrastruttura, come la capacità di dissipazione termica di un fascio di cavi utilizzati anche per l’alimentazione elettrica in PoE dei corpi illuminanti; l’innesco di archi elettrici durante il distacco delle patch cord dai connettori RJ45 alimentati; la possibilità di realizzare architetture sia centralizzate che distribuite in zone ed infine la possibilità di collegare direttamente i vari dispositivi, senza la necessità di predisporre placche portafrutto e sezionamenti aggiuntivi dei link interessati”, ha detto Daniele Tordin, System Engineer Panduit.
La tecnologia LiFi
Il LiFi, acronimo di Light Fidelity, è una tecnologia all’avanguardia che consente la trasmissione di dati ed informazioni attraverso la modulazione della luce LED. È in grado di offrire numerosi vantaggi, tra i quali una maggiore larghezza di banda e un’alta velocità di trasmissione dati che arriva oggi a 1Gb/s, e che arriverà secondo gli studi di settore, nel 2025 ad 1 Tbit/s. Questa tecnologia, utilizzando la luce e non emettendo radiofrequenze, può essere utilizzata in ambienti sensibili e ostili alle interferenze come ospedali, aerei e basi militari. Altra importante caratteristica del LiFi è la precisione in termini di Geolocalizzazione.
To Be ha al suo attivo vari progetti LiFi molto significativi in diversi ambiti. Tra i più importanti si possono annoverare le installazioni all’interno del Parco Archeologico di Pompei, Castel del Monte, il Museo MArTA di Taranto, il Museo Nazionale Archeologico di Altamura, che hanno arricchito l’esperienza dei visitatori permettendogli di ricevere informazioni sulle varie opere esposte direttamente sul proprio smartphone attraverso l’App LiFi Art e di essere guidati nel percorso espositivo grazie all’accurato sistema di geolocalizzazione del LiFi.
“Il LiFi unisce in un’unica soluzione i principi di transizione ecologica, digitale e delle infrastrutture di rete, principali pilastri di tutte le misure PNRR. Sprigionare le potenzialità della luce vuol dire soddisfare la sempre crescente domanda di traffico dati in sinergia con altre tecnologie di trasmissione, ma vuol dire anche valorizzare i grandi ambienti con sistemi di navigazione indoor, funzionali all’orientamento e anche all’abbattimento delle barriere fisiche per le persone con disabilità”, ha detto Francesco Paolo Russo, Founder & CEO di To Be Srl.