Condominio anno di costruzione 2000, due scale, 30 Condomini, il Garage con i vari Box privati sono più di 300 mq ( quasi 1.000 mq) quindi con CPI rinnovato e regolare, per 3 lati su 4 è seminterrato, un lato è tutto fuori terra, un cancello automatico a doppia anta, due ingressi scale chiuse con porte tagliafuoco e segnalate con lampade di Emergenza S.A. ( sempre accese). Lungo l’interno del garage, luogo di manovra, sul soffitto sono installate 10 plafoniere stagno 2×36 W, di cui 5 plafoniere con lampade sempre accese e le altre 5 si accendono con il crepuscolare, quindi di giorno ci sono 5 plafoniere accese che poi la sera diventano 10. ( In precedenza, le seconde 5 lampade si accendevano all’occorrenza da vari pulsanti disposti in vari punti del garage, la durata dell’accensione era regolata da un temporizzatore, da molti anni le seconde 5 si accendono con il crepuscolare).
Ora un Rappresentante del Condominio ha proposto di mettere tutte le 10 plafoniere quindi tutte le lampade sotto ad un crepuscolare o temporizzatore, questo per ridurre il tempo di accensione, quindi, per risparmiare, le plafoniere o si accendono la sera con il crepuscolare oppure con un pulsante all’occorrenza, lasciando il garage quasi Sempre al buoi o con Bassissima illuminazione naturale (di giorno) .
Volevo sapere quali sono le “Normative Vigenti ed UNI” per l’impianto elettrico nel Garage Condominiali soggetto a CPI ? ; quali sono i “Lux” minimi che ci devono essere ? ; si può avere un garage di circa 1000 mq. semi buio ?; Si può entrare con un’autovettura (di giorno) nel garage e zona di manovra con il locale al buio oppure, per la sicurezza ed incolumità delle persone deve esserci Sempre una luce pari o superiore a ….Lux ? ; Avere altre informazioni che mi potrebbero essere utili.
Geom. Gianfranco Oliviero
Il riferimento normativo in materia di prevenzione incendi è il “D.M. 1° febbraio 1986 Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l’esercizio di autorimesse e simili”.
Nello specifico l’attività descritta ricade nel campo di applicazione del DPR 151/2011 e precisamente all’Attività n° 75/A:
“Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie complessiva coperta superiore a 300 m2 …. – Autorimesse fino a 1.000 m”
Nel citato D.M. al punto 5.2 sono specificate le caratteristiche e le prestazioni che deve avere l’impianto di illuminazione di sicurezza nelle autorimesse aventi capienza superiore a trecento autoveicoli:
5.2 Le autorimesse di capacità superiore a trecento autoveicoli e autosilo, devono essere dotate di impianti di illuminazione di sicurezza alimentati da sorgente di energia indipendente
da quella della rete di illuminazione normale. In particolare, detti impianti di illuminazione di sicurezza devono avere le seguenti caratteristiche:
1) inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare l’illuminazione normale;
2) intensità di illuminazione necessaria allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lux.
La nostra opinione nel merito è che ai fini della sicurezza degli utenti l’impianto di illuminazione di sicurezza debba essere in ogni caso installato indipendentemente dalle dimensioni e dalla capacità di parcamento, anche al fine di rendere individuabili in situazioni di emergenza le vie di uscita dal compartimento.
Per l’illuminazione ordinaria è logico che in un ambiente interrato privo di illuminazione naturale sia da prevedere un’adeguata illuminazione.
I livelli di illuminamento richiesti possono essere dedotti dalla Norma UNI EN 12454-1 09/2021
“Luce e illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1: Posti di lavoro in interni” dove alla Tabella 42 – Luoghi pubblici – Parcheggi (coperti) il punto 42.4 “Aree di parcheggio – non aperte al pubblico” riporta il valore di Em da un minimo i 75 lux ad un massimo di 100 lux.
Per garantire l’illuminamento prescritto e la corretta necessità di risparmio energetico non lasciando accesi gli apparecchi di illuminazione 24 ore su 24 è possibile installare dei sistemi di accensione automatica a mezzo sensori di presenza di persona e/o di autoveicolo per gruppi di apparecchi (primarie case produttrici di apparecchi di illuminazione hanno a catalogo prodotti di questo tipo).
In alternativa, sempre in rapporto alle risultanze della valutazione del rischio da parte del progettista, possono essere utilizzate altre modalità di accensione.