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impianti elettriciEsiste un obbligo normativo che mi impone in fase di progettazione di una cabina elettrica MT/bt di un privato, di considerare necessariamente la presenza del quadro di media tensione, oppurre è possibile attestare la linea di media direttamente sul trasformatore?
Si consideri che la linea di media tensione arriva da una cabina di proprietà sempre dello stesso soggetto privato in cui è presente una partenza con relativa protezione e sezionamento.

Fabio Pellegrino

impianti elettriciLa prescrizione non è esplicita, ma di fatto il quadro in arrivo è necessario per le prescrizioni in materia di sezionamento (CEI EN 61936-1) e lavori elettrici (CEI 11-27). Di seguito un estratto normativo in materia:

CEI EN 61936-1 2014-09
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in c.a.
Parte 1: Prescrizioni comuni

4.2.4 Corrente di cortocircuito
Gli impianti devono essere progettati, costruiti e montati per resistere in modo sicuro agli effetti meccanici e termici dovuti alle correnti di cortocircuito.
NOTA 1 Quando un impianto ha generazione in sito e motori, o quando entra in parallelo con la rete (cogenerazione), i livelli di guasto possono crescere.
Ai fini della presente norma, sono considerati tutti i tipi di cortocircuito, esempio:
– trifase;
– fase-fase;
– fase – terra;
– doppia fase a terra.
Gli impianti devono essere protetti con dispositivi automatici per sconnettere i cortocircuiti trifase e fase-fase. Gli impianti devono essere protetti con dispositivi automatici per sconnettere i guasti a terra o per segnalare la condizione stessa di guasto. La scelta del dispositivo dipende dal metodo di messa a terra del neutro. Il valore normalizzato della durata assegnata di cortocircuito è 1,0 s.
NOTA 2 Se è appropriato un valore diverso, i valori raccomandati dovrebbero essere 0,5 s, 2,0 s e 3,0 s.
NOTA 3 La durata assegnata deve essere determinata in base al tempo di eliminazione del guasto.
Metodi di calcolo delle correnti di cortocircuito nei sistemi trifase in c.a. sono riportati nella serie IEC 60909.
Metodi di calcolo degli effetti della corrente di cortocircuito sono dati nella IEC 60865-1 e per i cavi nella IEC 60949

8.4.1 Dispositivi di sezionamento di impianto o parte di impianto
Devono essere previsti dispositivi per mezzo dei quali l’impianto completo o parti di esso possano essere sezionati, in relazione alle esigenze di esercizio.
Ciò si può ottenere con interruttori di manovra-sezionatori o sezionatori (vedere 6.2.1) o scollegando parti dell’impianto, per esempio smontando collegamenti movibili o raccordi in cavo. Per quest’ultimo caso vedere 5.4.1. Gli impianti o le parti d’impianto che possono essere messi in tensione da più sorgenti devono essere realizzati in modo che tutti i punti di alimentazione possano essere sezionati da ciascuna sezione o parte che può metterli in tensione.
Se i punti di neutro di più componenti di apparecchiature sono connessi ad un conduttore di neutro comune, deve essere possibile sezionarli singolarmente. Ciò vale anche per i relativi reattori o resistori di terra. In condizioni di esercizio, deve essere mantenuta attiva la protezione contro le sovratensioni.
Se componenti elettrici sono capaci di conservare tensione anche dopo il loro completo scollegamento dall’impianto, ad es. condensatori, devono essere dotati di dispositivi di scarica del sistema/componenti

8.4.2 Dispositivi per impedire la richiusura degli organi di sezionamento
Devono essere predisposti idonei dispositivi per rendere inoperante la forza degli attuatori (vale a dire la forza di una molla, la pressione dell’aria, l’energia elettrica) o il comando dei meccanismi di potenza usati per la manovra dell’apparecchiatura con funzione di sezionamento.
NOTA In alcuni paesi può essere obbligatorio che detti dispositivi debbano essere resi inoperativi mediante dispositivi di blocco.(*)
Dove vengano utilizzate parti rimovibili quali fusibili o interruttori automatici inseribili per la completa sconnessione e vengano sostituiti da tappi con attacco a vite o inserti ciechi, questi ultimi devono poter essere rimossi soltanto con attrezzi idonei. I sezionatori con comando manuale devono permettere l’uso di dispositivi di blocco meccanico per impedirne la richiusura.

8.4.3 Dispositivi per determinare lo stato di fuori tensione
Dove è richiesto, considerando i criteri di esercizio, devono essere predisposti dispositivi per segnalare che l’apparecchiatura elettrica non è più alimentata, ossia che è fuori tensione.
L’adozione di tali provvedimenti deve essere concordata tra il costruttore e l’utilizzatore, se del caso.
Tutti i dispositivi previsti devono permettere che lo stato di fuori servizio possa essere controllato da ogni punto in cui si debba operare, per tutte le parti che precedentemente erano attive, senza rischio per le persone che eseguono il lavoro.
Per osservare questa prescrizione si possono utilizzare sia apparecchiature fisse (vedere IEC 62271-206), sia dispositivi portatili (vedere la serie IEC 61243)

8.4.4 Dispositivi per la messa a terra e in cortocircuito
Ogni parte dell’impianto, che può essere sezionata dalle altre parti del sistema, deve essere realizzata in modo da poterne eseguire la messa terra e in cortocircuito. Componenti elettrici, come trasformatori o condensatori, devono essere provvisti di dispositivi per la messa a terra e in cortocircuito nel luogo dell’installazione, ad eccezione di quando siano installati nelle immediate vicinanze dell’apparecchiatura di manovra associata. Questa prescrizione non si applica a parti di un sistema dove ciò non sia praticabile o non sia ritenuto opportuno (per esempio trasformatori o macchine elettriche con terminali di cavo stagni montati a flangia o con muffole di collegamento per cavi). In questi casi, la messa a terra e in cortocircuito deve essere effettuata con collegamento al circuito principale di terra degli armadi o delle unità funzionali delle apparecchiature di manovra associate, sia a monte che a valle. Generalmente, si dovrebbe mettere a terra e in cortocircuito entrambi i lati di un trasformatore, neutri compresi.
 
Per ciascuna delle parti di un impianto elettrico, sull’impianto di terra e sulle parti attive, si devono predisporre punti di connessione, opportunamente dimensionati e facilmente accessibili, per collegare dispositivi di messa a terra e in cortocircuito. Gli scomparti o i montanti dell’impianto devono essere progettati in modo che il collegamento del dispositivo di messa a terra e in cortocircuito possa essere eseguito manualmente in conformità alle regole riguardanti l’esecuzione di lavori in prossimità di parti attive.
Quando la messa a terra e in cortocircuito è ottenuta per mezzo di sezionatori di terra comandati da un punto remoto, la relativa posizione (aperto/chiuso) deve essere segnalata in modo sicuro al punto di comando remoto.
Quando la messa a terra è ottenuta attraverso un dispositivo di interruzione sotto carico provvisto di circuiti di comando, questi ultimi devono essere resi inoperanti dopo aver messo a terra il circuito principale. Deve essere evitata la rimessa in funzione involontaria dei circuiti di comando.

 

CEI 11-27 2021-09
Lavori su impianti elettrici

6.2 Lavoro fuori tensione
6.2.1 Generalità
Per eseguire un lavoro fuori tensione, l’identificazione della parte d’impianto oggetto del lavoro è la premessa indispensabile per intraprendere le azioni per conseguire e mantenere le condizioni di sicurezza per l’esecuzione del lavoro stesso.
Nei lavori fuori tensione, il posto di lavoro deve essere un’area in cui, se parti attive interferiscono con il posto di lavoro stesso, queste ultime devono essere messe fuori tensione e in sicurezza, oppure nei loro confronti deve essere applicata la metodologia dei lavori in prossimità.
L’identificazione della parte d’impianto comporta, fra gli altri aspetti, l’individuazione dei punti di sezionamento, di tutte le possibili sorgenti di alimentazione, della presenza nelle vicinanze del luogo di lavoro di altri impianti in tensione o meno.
Dopo aver identificato gli impianti elettrici corrispondenti, si devono osservare nell’ordine specificato le seguenti cinque prescrizioni fondamentali a meno che non vi siano ragioni importanti per agire diversamente:
• sezionare la parte di impianto interessata al lavoro, vedi par. 6.2.2;
• prendere provvedimenti contro la richiusura intempestiva dei dispositivi di sezionamento, vedi par. 6.2.3;
• verificare che l’impianto sia fuori tensione, vedi par. 6.2.4;
• eseguire la messa a terra e in cortocircuito delle parti sezionate in AT e in MT e, ove richiesta, anche in BT vedi par. 6.2.5;
• provvedere alla protezione verso le eventuali parti attive adiacenti, vedi par. 6.2.6.

6.2.2 Sezionare la parte d’impianto interessata dal lavoro
La parte d’impianto interessata dal lavoro deve essere sezionata da tutte le possibili fonti di alimentazione mediante l’apertura degli apparecchi di sezionamento o, in caso di loro assenza, mediante la rimozione di parti di circuito. Il sezionamento deve essere uno spazio in aria o un isolamento reale equivalente che assicuri che il punto di sezionamento non possa cedere elettricamente.

6.2.3 Provvedimenti per assicurarsi contro la richiusura intempestiva dei dispositivi di sezionamento
Tutti gli apparecchi di manovra, per sezionare l’impianto elettrico allo scopo di eseguire un lavoro, devono essere assicurati contro la richiusura. In pratica, occorre mettere in atto le misure necessarie per impedire che sia indebitamente ripristinato il collegamento nei punti in cui è stato effettuato il sezionamento.
Tali misure consistono in una delle seguenti:
• blocchi meccanici con dispositivo a chiave che impediscano la manovra dell’apparecchiatura; in alternativa, blocchi meccanici che per essere sbloccati o raggiunti richiedono attrezzi o dispositivi specifici;
• impedimenti a personale non autorizzato all’accesso alle aree, ai locali o quadri contenenti il sezionamento;
• sorveglianza atta a impedire manovre indebite.
Tali misure devono essere sempre accompagnate da appositi cartelli che vietino l’esecuzione di manovre.
La sorveglianza è automaticamente realizzata se il sezionamento rimane sotto il controllo di chi esegue il lavoro. In tal caso non è necessario predisporre prioritariamente blocchi o impedimenti come richiesto in uno dei capoversi precedenti. Per gli impianti a tensione fino a 1 000 V in c.a., qualora nessuna delle misure suddette sia realizzabile con efficacia, deve essere realizzata obbligatoriamente la messa a terra ed in cortocircuito dell’impianto sul posto di lavoro, vedi par. 6.2.5.2.

6.2.5 Messa a terra e in cortocircuito delle parti attive sezionate
6.2.5.1 Generalità
Sul posto di lavoro, su tutti gli impianti AT, MT e su alcuni impianti BT (vedi 6.2.5.2), tutte le parti sulle quali si deve lavorare devono essere messe a terra e in cortocircuito. Le apparecchiature ed i dispositivi di messa a terra e in cortocircuito devono essere visibili, ogni volta che sia possibile, dal posto di lavoro46). In caso contrario, i collegamenti di terra devono essere applicati vicino al posto di lavoro quanto più ragionevolmente e praticamente possibile.