Dal punto di vista normativo, il mese di febbraio è stato accompagnato da una serie di novità che riguardano gli impianti di produzione, i mobili elettrificati, gli impianti elettrici di potenza con tensioni nominali superiori a 1 kV in corrente alternata (1,5 kV in corrente continua) e gli Impianti via cavo per segnali televisivi.
Sul fronte della generazione, la Norma CEI 8-1, fornisce termini e definizioni da applicare alla generazione da fonti rinnovabili integrata al sistema elettrico. Fra queste, secondo la norma, alcune fonti rinnovabili che presentano energia primaria disponibile in modo continuo e utilizzano un generatore rotante sono accomunate alle fonti di generazione convenzionali ovvero, si applicano le stesse condizioni e termini. Le fonti in questione sono l’energia idroelettrica e l’energia da biomassa.
Un’altra importante novità per la generazione elettrica è l’abrogazione, con decorrenza 1° marzo 2022, della Norma CEI 11-20 “Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria”. La quarta edizione della Norma CEI 11-20 risaliva al mese di agosto 2000, definiva i criteri di installazione per gli impianti di produzione di energia elettrica diffusi, in corrente alternata, funzionanti in isola o in parallelo con sistemi di I e II categoria.
Contestualmente la Norma CEI 11;Ab:2022-02 abroga e le varianti V1 (0224), V2 (2007) e V3 (2010) della Norma CEI 11-20 e la terza edizione della Norma CEI 11-32:2000-08 “Impianti di produzione di energia elettrica connessi a sistemi di III categoria”. La Norma 11-32 si applicava agli impianti che convertono qualsiasi forma di energia in energia elettrica e definiva le caratteristiche fondamentali dei componenti, i requisiti minimi dei servizi di rete e i criteri di collegamento alla rete di III categoria, in regime di libero accesso al sistema elettrico nazionale. Contestualmente, sono abrogate anche le varianti V2 (2007) e V3 (2009) che si applicava agli impianti di produzione eolica, variante che aveva già sostituito la variante V1 (2006).
Per quanto riguarda i componenti elettrici, la Guida CEI 34-192:2022-02 “Guida all’applicazione delle Norme per i mobili elettrificati forniti come prodotto” si applica ai mobili e complementi d’arredo quali armadi, scaffali, vetrine, mobili da cucina, specchiere, letti, poltrone, ecc. provvisti di parti elettriche. Le indicazioni si applicano sia a livello di prodotto integrato che di prodotto applicato, con le relative connessioni elettriche alla rete di alimentazione fissa o alimentate da un’altra sorgente di alimentazione elettrica. Lo scopo è fornire le indicazioni per l’identificazione delle Norme da applicare per la valutazione della sicurezza elettrica del mobile come prodotto finito e fornito al mercato come tale.
Per quanto riguarda gli impianti elettrici di potenza con tensioni nominali superiori a 1 kV in corrente alternata e 1,5 kV in corrente continua, il CEI ha pubblicato la Norma CEI EN IEC 60071-1 “Coordinamento dell’isolamento – Parte 1: Definizioni, principi e regole” (classificazione CEI 28-5). La norma sostituisce l’edizione del mese di giugno 2008, che rimane applicabile fino al 12 settembre 2022. La nuova edizione specifica la procedura per la scelta delle tensioni nominali di tenuta per l’isolamento fase-terra, fase-fase e longitudinale dell’apparecchiatura e delle installazioni di questi sistemi, fornisce gli elenchi delle tensioni normalizzate di tenuta da cui sono scelte le tensioni di tenuta nominali. Questa scelta deve essere associata, al solo scopo del coordinamento dell’isolamento, alla tensione più alta per l’apparecchiatura.
Per i sistemi e le apparecchiature audio, video, multimediali e gli apparati ricetrasmittenti per la radiocomunicazione, infine, si segnala la pubblicazione della Norma CEI EN 60728-13-1:2022-02 “Impianti via cavo per segnali televisivi, segnali sonori e servizi interattivi – Parte 13-1: Espansione della larghezza di banda per segnali di radiodiffusione televisiva negli impianti FTTH”, classificazione CEI 100-192. Questa edizione sostituisce completamente l’edizione del mese di febbraio 2014.
In particolare, la norma descrive un impianto FTTH (fibra ottica fino a casa) per espandere la trasmissione del segnale di radiodiffusione a banda larga dai soli servizi CATV, verso la CATV con aggiunta la radiodiffusione satellitare (BS), oltre ai servizi satellitari di comunicazione (CS) ed anche vari altri segnali come i servizi dati. Include, inoltre, modifiche al valore della frequenza di trasmissione, ampliata al fine di ottenere la ricezione del segnale satellitare con il servizio video 4 K (la nuova frequenza di trasmissione su FTTH sarà a 3 300 MHz) e un caso di modulazione ad alta complessità come 16 APSK e 32 APSK, aggiunto per avere corrispondenza con la trasmissione del servizio video 4 K.
Per. Ind. Antonello Greco