Sono a marchio FIMER gli inverter utilizzati per supportare l’innovativo parco fotovoltaico galleggiante inaugurato nelle riserve idriche di Bedok e Seletar, a Singapore. Un balzo nel futuro che vede FIMER ancora una volta tra i protagonisti della “nuova era dell’energia”. La città-stato del Sud-Est Asiatico, tramite Public Utility Board (PUB, l’agenzia nazionale di gestione delle acque di Singapore) ha infatti incaricato nel 2019 BBR Greentech, uno dei principali EPC di Singapore, di sviluppare due sistemi fotovoltaici da 1,5 MW ciascuno. Un passo avanti importante per Singapore, fondamentale per raggiungere l’ambizioso obiettivo di installare 2 GW di capacità solare nel Paese entro il 2030.
Una panoramica sul progetto
Il nuovo parco fotovoltaico galleggiante è stato inaugurato nell’estate 2021, alla presenza delle massime autorità di Singapore. Composto da 122 mila pannelli fotovoltaici, si espande per 45 ettari (equivalente a 45 campi da calcio), l’impianto ha una potenza di picco di 60MW.
Progettato per ridurre in maniera sostanziale le emissioni di anidride carbonica, il nuovo impianto mira a incrementare la produzione di energia solare di Singapore, sfruttando la superficie acquatica della città-isola (che da sempre deve far fronte ad una cronica mancanza di spazi), alimentando allo stesso tempo le abitazioni circostanti e il sistema idrico del Paese con energia rinnovabile. Per l’innovativo progetto sono stati selezionati inverter FIMER “Legacy” MS Station da 750kW ciascuno, in quanto risultati i più idonei alle caratteristiche dei due impianti di Bedok e Seletar. Gli inverter centralizzati FIMER (da anni presente a Singapore con la sua gamma di soluzioni residenziali, commerciali e industriali e di storage) sono costruiti appositamente per applicazioni su larga scala e in grado di resistere anche alle condizioni meteorologiche più estreme, inclusa l’esposizione continua all’acqua.
Gli impianti galleggianti
Una tecnologia, quella degli impianti fotovoltaici galleggianti, che sta dunque conoscendo rapida diffusione, grazie ai considerevoli vantaggi insiti in questa tipologia di strutture: la vicinanza a superfici acquatiche e la maggiore luce riflessa consentono di aumentare considerevolmente la produzione di energia rispetto ad un impianto analogo installato a terra, ovviando allo stesso tempo alla necessità di selezionare grandi superfici di terreno.
A confermare le performance positive del fotovoltaico galleggiante è il report “Floating Solar Landscape 2021” di Wood Mackenzie, che registra una crescita globale nel 2021 per questa tipologia di impianti del +101% YoY, con una domanda che si prevede in crescita del +32% nel periodo 2020-2026. Un mercato in espansione e molto promettente, dunque, con l’Asia a trainare l’intero settore nell’installazione di nuovi impianti.
Il commento di FIMER
Maren Schmidt, Managing Director Utility Line of Business di FIMER, commenta: “Il solare galleggiante sta diventando sempre più popolare, soprattutto nei mercati asiatici che vantano le condizioni perfette per la loro implementazione. Siamo orgogliosi di aver collaborato a un progetto così importante e all’avanguardia, dimostrando ancora una volta la capacità di FIMER di offrire soluzioni per installazioni di questa scala e nonostante le relative sfide naturali che esse comportano. Grazie ad una vasta gamma di soluzioni di inverter solari, FIMER ha potuto mettere a disposizione la soluzione ideale, compatta e facile da installare che si adattava perfettamente alle esigenze del cliente. La messa in servizio di questo progetto durante la pandemia di Covid-19 ha certamente comportato anche una serie di sfide, che sono state superate brillantemente dal team di esperti coinvolti”.
FIMER