Dal quadro di una abitazione parte un cavo che alimenta l’impianto di una seconda abitazione, questo cavo è già protetto dal differenziale (generale quadro) e dal magnetotermico dedicato in quanto non è possibile arrivare al quadro della seconda abitazione e l’allaccio sarà effettuato alla prima cassetta utile.
Una parte della seconda abitazione ha l’ impianto di terra, premetto che nella cassetta di derivazione dove è allacciato il cavo non è presente il giallo verde e per motivi di capienza dei tubi non è possibile passarlo e di conseguenza non è collegabile all’impianto di terra della abitazione che fornisce corrente.
In origine il conduttore di terra della seconda abitazione era collegato direttamente ad uno dei dispersori dell’impianto di terra della prima abitazione.
Sarebbe opportuno realizzare un impianto di terra indipendente per la seconda abitazione, oppure collegare il conduttore di terra ad uno dei dispersore della prima abitazione?
Antonio Coccimiglio
Ci sono diversi aspetti che “non tornano”, nella configurazione impiantistica da Lei descritta. Ad esempio, se non altro, si segnala la violazione delle prescrizioni dell’Authority relative ai clienti finali nascosti (qui). Si consiglia quindi di dotare ogni “unità di consumo UC” di propria fornitura e di impianto dedicato. Ogni altra configurazione risulta non allineata ai dettami normativi.