Spesso capita di ritrovarci in situazioni in ambito civile dove manca la documentazione dell’impianto elettrico.
Parlando con un nostro progettista ci dice che se noi mettiamo mano a quell’impianto, ci prendiamo la responsabilità di tutto l’impianto elettrico.
Facendo un esempio pratico: devo installare una wallbox, l’impianto è privo di documenti. Manca l’interruttore generale posto a valle del contattore. Posiziono un interruttore generale sotto il contattore ENEL e subito a valle di esso il mio interruttore per la wallbox e ricollego il suo cavo diretto all’abitazione. Poso la linea dedicata ed installo la wallbox. Avendo messo mano alla sua linea (l’ho interrotta per inserire l’interruttore generale), sono responsabile di tutto il suo impianto? o posso emettere la dichiarazione solo della mia parte? Inoltre, se ci troviamo in un impianto antecedente alla 46/90 come ci comportiamo?
Matteo Ceciliot
La dichiarazione di conformità che rilasciate (e dovete rilasciare) deve riguardare esclusivamente la parte di impianto da voi realizzato (o modificato). Tuttavia ricordiamo che l’articolo 7 comma 3 vi obbliga a verificare la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell’impianto:
3. In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità, e l’attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell’opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell’intero impianto. Nella dichiarazione di cui al comma 1 e nel progetto di cui all’articolo 5, è espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell’impianto.
Se l’impianto è antecedente alla 46/90 e non è presente l’impianto di terra lo dovete necessariamente realizzare.