Sono stato contattato per verificare la situazione di un capannone artigianale realizzato nell’anno 2012.
Per motivi non noti, la proprietà non ha mai commissionato il progetto ed ha realizzato l’impianto elettrico in autonomia. Ora l’attività necessità di un ampliamento e la Committenza mi ha richiesto di regolarizzare la posizione dell’intero impianto/edificio. Come mi posso comportare?
Il problema principale riguarda l’impiego di cavi CPR che, al momento dei lavori non erano obbligatori, ma qualora dovessi redigere un progetto oggi (per l’intero edificio), dovrei prescriverne l’utilizzo e la proprietà si troverebbe costretta a rifare completamente gli impianti.
Vi sono altre modalità per sanare la situazione?
Anonimo
I cavi CPR sono “l’ultimo dei problemi”: in nessun caso i vecchi cavi vanno sostituiti. Il problema risiede nell’impianto abusivo, per il quale non esiste nel decreto 37/08 possibilità di sanatoria.
La dichiarazione di rispondenza non si applica agli impianti realizzati dopo l’entrata in vigore del decreto 37/08.
Dovrà progettare l’impianto. In seguito verrà incaricata un’impresa installatrice che valuterà cosa conservare e cosa no (magari riterrà di dover rifare tutto), emettendo alla fine dei lavori regolare dichiarazione di conformità.