Smart Building Levante nel nuovo padiglione della Fiera del Levante di Bari il 22 e 23 novembre colma il vuoto di un evento sulle tecnologie smart dedicato alle regioni del Mezzogiorno e rivolto ai professionisti della composita filiera dell’edificio intelligente: installatori elettrici, elettronici e termoidraulici, system integrator, ingegneri, energy manager, progettisti, costruttori edili e personale della PA.
Smart Building Levante è la fiera dell’innovazione dell’impiantistica negli edifici ponendo al centro dell’attenzione del suo pubblico i temi della connettività, della home and building automation e l’integrazione di sistemi, della sicurezza, della progettazione BIM e dell’efficienza energetica con il conseguente risparmio che cittadini e imprese ottengono attraverso la digitalizzazione delle funzioni.
Smart Building Levante ha raccolto il positivo consenso dalle aziende: 5000 mq espositivi sono stati assegnati a 80 marchi, comprese le startup con il loro bagaglio di innovazioni: una sostanziosa rappresentanza delle tecnologie e dei dispositivi applicati all’edificio che permettono agli abitanti e a chi vi lavora di accedere attraverso la banda larga alle funzionalità per l’efficienza energetica, la sicurezza, il comfort.
«Il numero di adesioni esprime l’importanza di Bari e del suo territorio – commenta Luca Baldin, event manager di Smart Building Levante – percepito come traino ed esempio per le altre Regioni del Sud, e del concetto di smart building come fattore chiave per il rilancio economico e la creazione di nuova occupazione. Il rinnovo dell’impiantistica negli edifici costituisce, infatti, un elemento che favorisce lo sviluppo di modelli per l’edilizia 4.0 in una dimensione complessiva di sostenibilità».
Bari è la piazza commerciale adeguata per la proposta commerciale di Smart Building Levante e per diffondere la necessaria sfida della sostenibilità: è il capoluogo di un territorio sensibile sia al tema dell’efficienza energetica rinnovabile (in Puglia si produce il doppio dell’energia che si consuma) sia dell’innovazione digitale considerato che la città è una delle cinque sedi dove si sta sperimentando lo standard delle tlc del futuro, ovvero il 5G.
«Ho avuto l’occasione di conoscere questo evento sin dalla Fiera di Bologna – dice Carla Palone, assessore allo sviluppo economico del Comune di Bari – ed è come se idealmente lo avessi seguito fin qui, alla scelta di Bari quale location per un appuntamento rivolto al Mezzogiorno che non avrebbe potuto scegliere spazio migliore del nuovo padiglione della Fiera del Levante. La nostra città crede fortemente nel binomio innovazione-sostenibilità e vanta un numero incredibile di piccole realtà che lavorano su startup innovative che si stanno ritagliando spazio nel mercato. Credo che Smart Building Levante rappresenti una vetrina imperdibile per quanti, tecnici e artigiani del settore, vogliano non solo farsi conoscere ma anche conoscere e formarsi sulle ultime tendenze delle tecnologie smart applicate agli edifici».
Bari gode, inoltre, di un fertile habitat “culturale” e operativo che alimenta i processi di innovazione grazie ai contributi del Politecnico, delle associazioni di categoria, degli ordini professionali, delle reti di imprese che a vario titolo concorrono all’organizzazione e alla definizione del ricco programma di incontri della manifestazione.
«Smart Building Levante si pone lungo la direzione di far uscire la domanda dalla fase potenziale e di far conoscere alla domanda stessa le opportunità di soddisfacimento da parte del mondo accademico, culturale, professionale ed imprenditoriale – spiega, infatti, Giuseppe Cafaro, docente del Politecnico di Bari e presidente AEIT Sezione Pugliese – Le numerose iniziative di informazione amplificheranno la possibilità di confronto fra le diverse realtà e forniranno elementi di crescita professionale ed imprenditoriale dando impulso al mercato».
La manifestazione di Bari innesca anche ragionamenti legati a principi e modi di funzionamento degli edifici pubblici e privati con l’utilizzo di energia pulita. Sotto questa luce il concetto di smart building, e del più ampio smart city, va oltre la tecnologia, toccando aspetti come i processi sociali in relazione all’innovazione tecnologica.
«Gli edifici di una città smart non sono più unità stand-alone che consumano energia. Diventano micro energy-hub che producono, accumulano e forniscono energia garantendo in ogni istante comfort, sicurezza e profittabilità – afferma Pasquale Capezzuto, presidente dell’Associazione Energy Managers – Gli edifici contribuiscono alla flessibilità energetica del sistema elettrico, possono bilanciare la rete elettrica con il “demand management” e giocare un ruolo trasformando il mercato Ue dell’energia da un sistema centralizzato nazionale basato su combustibili fossili verso i sistemi decentralizzati, rinnovabili ed interconnessi della smart energy. Le tecnologie innovative consentono all’abitante dell’edificio di assumere un ruolo attivo contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità energetica».
Smart Building Levante avrà un prologo prestigioso il 21 novembre, giorno precedente l’inaugurazione della fiera, con la lectio magistralis di Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform, l’associazione nazionale delle imprese ICT e dell’elettronica di consumo aderente a Confindustria, nell’Aula Magna Domus Sapientiae del Politecnico alle ore 16.
A seguire ci sarà la consegna del Premio Smart Building 2018 organizzato in collaborazione con la rivista The Next Building. Istituito tre anni fa per dare rilievo e visibilità al concetto di edilizia smart, il Premio è rivolto a committenti, progettisti, costruttori che rendono possibile lo sviluppo dell’intelligenza in termini di connessione, efficienza, servizi e prestazioni dando vita all’innovazione dell’abitare basata sulla rivoluzione digitale.
Per maggiori informazioni: smartbuildingitalia.it/levante/