E’ normale che l’Inail viene a fare una visita a campione all’impianto elettrico di un locale con obbligo di verifica periodica, ma che non ha chiesto e che non è ancora in scadenza, e richiede a priori il pagamento di un importo in base ai me abbastanza esoso.
Antonino Pecorella
In base all’art. 3 del DPR 462/2001 risulta attribuito all’INAIL il controllo a campione della “conformità alla normativa vigente degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche e i dispositivi di messa a terra degli impianti elettrici”:
Art. 3. Verifiche a campione
1. L’ISPESL (è confluito nell’INAIL nel 2010 LINK – n.d.r.) effettua a campione la prima verifica sulla conformità alla normativa vigente degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche ed i dispositivi di messa a terra degli impianti elettrici e trasmette le relative risultanze all’ASL o ARPA.
2. Le verifiche a campione sono stabilite annualmente dall’ISPESL, d’intesa con le singole regioni sulla base dei seguenti criteri:
a) localizzazione dell’impianto in relazione alle caratteristiche urbanistiche ed ambientali del luogo in cui è situato l’impianto;
b) tipo di impianto soggetto a verifica;
c) dimensione dell’impianto.
3. Le verifiche sono onerose e le spese per la loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro.
La modalità con cui la struttura pubblica esercita tale controllo è quella da Lei descritta. Il tariffario per la verifica straordinaria è in base alla potenza dichiarata dell’impianto al momento della trasmissione della dichiarazione di conformità. Può ottenere maggiori informazioni contattando la sede territoriale INAIL di competenza (LINK).