E’ stata pubblicata in questi giorni la Specifica Tecnica CEI 64-21 “Ambienti residenziali – Impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità“.
Il documento (inizialmente pensato come capitolo 38 della Norma CEI 64-8) integra quanto previsto dal capitolo 37 (quello degli impianti a livelli) fornendo le prescrizioni da applicarsi agli impianti elettrici di unità immobiliari ad uso residenziale situate all’interno dei condomini o di unità abitative mono o plurifamiliari, adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità.
Il documento è ispirato anche alla Legislazione in materia di accessibilità degli ambienti di vita, che in Italia è rappresentata dal Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche“, pubblicato in supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n.145 del 23 giugno 1989.
La specifica si applica in occasione di nuove costruzioni e in modifiche sostanziali all’impianto, nei casi in cui le soluzioni particolari vengano espressamente richieste dal committente. La Specifica ha l’unico merito di ricordare quanto sia complessa la progettazione di un impianto a servizio di un disabile, è quindi il caso di ricordare che una Specifica Tecnica è un documento “provvisorio”, che dopo tre anni di applicazione viene ripresa in considerazione dal Comitato Tecnico competente per aggiornarla, ritirarla o trasformarla in Norma a tutti gli effetti.
La Specifica 64-21 individua nove tipologie di con disabilità o specifiche necessità:
– Tipologia D1: persone con disabilità o specifiche necessità di età avanzata;
– Tipologia D2: persone con disabilità o specifiche necessità a causa di difficoltà motoria negli arti inferiori;
– Tipologia D3: persone con disabilità o specifiche necessità a causa di difficoltà motoria negli arti superiori;
– Tipologia D4: persone con disabilità o specifiche necessità a causa di difficoltà nella percezione visiva;
– Tipologia D5: persone con disabilità o specifiche necessità a causa di cecità;
– Tipologia D6: persone con disabilità o specifiche necessità a causa di sordità parziale;
– Tipologia D7: persone con disabilità o specifiche necessità a causa di sordità totale;
– Tipologia D8: persone con disabilità o specifiche necessità a causa dell’incapacità o difficoltà di parlare;
– Tipologia D9: persone con disabilità o specifiche necessità a causa di difficoltà cognitive.
Il documento propone una serie di “consigli”, con le proposte per ogni livello delle (9) disabilità, per i seguenti ambiti:
Punto di consegna di energia
In considerazione della particolarità degli utenti è necessario prestare la massima attenzione alle modalità di realizzazione della conduttura posta tra il punto di consegna dell’energia e il quadro dell’unità abitativa e alle modalità di protezione della stessa, ponendo particolare attenzione rispetto ai temi legati al rischio di incendio e alla selettività delle protezioni.
Quadro dell’unità abitativa
Vengono consigliate le quote seguenti: “Il centro del quadro dell’unità abitativa dovrà essere posizionato ad una altezza compresa tra 0,75 m e 1,4 m dal piano di calpestio. Il comando degli interruttori non dovrà trovarsi ad una altezza superiore a 1,4 m dal piano di calpestio”. Inoltre in caso di utenti con difficoltà cognitive tale quadro dovrà essere dotato di chiusura apribile solamente tramite chiave.
Gestione degli accessi
A seconda delle esigenze del committente, al fine di ridurre l’impatto delle barriere architettoniche, l’unità abitativa deve essere dotata di una o più delle funzioni tra cui citofono o videocitofono, dispositivi di comando, controllo di porte e finestre ecc.
Gestione dell’illuminazione
Se necessario l’unità abitativa deve essere dotata di sistema automatico di accensione spegnimento e regolazione dell’illuminazione, interna e/o esterna. A seconda dell’utilizzo del locale il sistema automatico di accensione, spegnimento e regolazione automatico dell’illuminazione deve essere comandato attraverso sensori di presenza, movimento e luminosità ecc.
In alternativa il sistema deve consentire alla persona di accendere e spegnere l’illuminazione mediante un dispositivo portatile (es. telecomando ecc.). Vengono riportati alcuni consigli circa l’illuminazione notturna e di emergenza,
Gestione termica
Ove installabile, l’unità abitativa deve essere dotata di un sistema automatico di regolazione termica degli ambienti. In alternativa il sistema deve consentire alla persona PNA di regolare la temperatura dell’ambiente, in tal caso il dispositivo di regolazione dovrà essere facilmente accessibile.
Gestione degli allarmi
Vengono forniti esempi per l’impiego di dispositivi quali rivelatore di gas, di CO, di allagamento, di fumo ed incendio, ecc.
Gestione dell’assistenza
Tutti gli impianti devono essere progettati e realizzati affinché possano interfacciarsi e comunicare con l’esterno per assistenza, monitoraggio, controllo e emergenza. Vengono indicati i casi in cui sono necessari i seguenti sistemi: chiamata di soccorso verso l’esterno, chiamata di aiuto verso l’interno, videocontrollo, gestione degli scenari.
Continuità di servizio
Allo scopo di garantire la continuità dei servizi critici anche in assenza dell’alimentazione principale, ove necessario, è necessario dotare l’unità abitativa di una sorgente di sicurezza che possa alimentare tali servizi per un periodo minimo di 1 h e che ripristini la loro alimentazione entro un periodo di commutazione non superiore a 5 s.
In ogni caso, se presenti, sono da considerarsi servizi critici almeno i seguenti carichi: montascale, ascensori, serrature elettriche, illuminazione segna passo, alimentazione dedicate a apparecchiature elettromedicali, antifurto, web server (per chiamata SOS). Per le stesse motivazioni si consiglia di dotare l’unità abitativa di un sistema di controllo automatico dei carichi in grado di gestire la priorità degli stessi.
Tutti questi aspetti sono sintetizzati nella seguente tabella:
La tabella è stata rimossa su richiesta del CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano
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