Buongiorno, mi occupo di verifiche in un organismo (DPR 462/01). Mi trovo a contestare un impianto (sistema TT – ambiente marcio) dove la carpenteria metallica del quadro di distribuzione subito a valle del contatore non è protetta. Sapevo che se nel quadro la protezione generale è differenziale si poteva soprassedere, ma in questo caso non lo è. Non solo, anche la linea del rifasatore non ha differenziale. Secondo me non va bene.
Ho allertato il committente che ha subito convocato il suo progettista.
Il progettista (che ha progettato l’impianto e seguito i lavori) sostiene che il differenziale può non essere installato. In quanto è rispettato il coordinamento Rt < UL / Ia. La resistenza di terra misurata con loop test è in effetti 0,15 ohm e il generale magnetotermico ha In = 250 A. Chi ha ragione?
Gallo F. via form
Ha ragione Lei e torto il progettista: per i sistemi TT, anche in ambienti ordinari, per la protezione contro i contatti indiretti con interruzione automatica dell’alimentazione è obbligatorio utilizzare dispositivi di protezione a corrente differenziale (si veda la Norma CEI 64-8 art. 413.1.4.2, che riportiamo per praticità).
413.1.4.2 Nei sistemi TT si devono utilizzare dispositivi di protezione a corrente differenziale.
Deve essere soddisfatta la seguente condizione: RE x Idn ≤ UL dove:
RE è la la resistenza del dispersore in ohm;
Idn è la corrente nominale differenziale in ampere.
Per ottenere selettività con i dispositivi di protezione a corrente differenziale nei circuiti di distribuzione è ammesso un tempo di interruzione non superiore a 1 s.