Dal 1° ottobre 2024, il sistema di “patente a punti” introduce nuove regole per le imprese edili, penalizzando le violazioni delle norme di sicurezza. Novità anche per gli installatori elettrici, che dovranno prestare particolare attenzione per evitare decurtazioni che potrebbero compromettere la loro operatività.
Questa normativa ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza nei cantieri e impone un controllo rigoroso sul rispetto delle norme del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008). Ma cosa significa, concretamente, per un installatore elettrico? Vediamolo nel dettaglio.
Come funziona la patente a punti?
Ogni impresa, inclusa quella di installazione elettrica, parte con un punteggio di 30 punti. In caso di infrazioni alle normative di sicurezza, i punti vengono decurtati. Se il punteggio scende sotto i 15 punti, l’impresa non sarà più autorizzata a operare fino a che non saranno presi provvedimenti per la regolarizzazione. Qualora l’impresa stia già lavorando a un cantiere e abbia completato almeno il 30% dell’opera, potrà comunque concludere il progetto.
Violazioni rilevanti per gli installatori elettrici
Per gli installatori elettrici, le sanzioni sono legate a violazioni specifiche delle norme di sicurezza. Ecco alcune delle infrazioni che comportano la decurtazione dei punti:
- Omessa fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI): L’assenza di elmetti, imbracature o calzature antinfortunistiche, ma anche di guanti isolanti e occhiali protettivi durante i lavori a contatto con apparecchiature elettriche. Decurtazione: 2 punti.
- Lavori in prossimità di linee elettriche senza le dovute precauzioni: Questo include la mancata installazione di barriere protettive in cantieri dove sono presenti linee elettriche aeree, così come il mancato utilizzo di avvisi di pericolo per segnalare la presenza di linee attive. Decurtazione: 2 punti.
- Utilizzo di conduttori elettrici nudi in tensione senza protezione adeguata: Lavorare con cavi non adeguatamente isolati rappresenta un serio rischio per il personale e può causare folgorazioni o cortocircuiti. Decurtazione: 2 punti.
- Mancanza di messa a terra o di interruttori differenziali (salvavita): Gli impianti devono essere dotati di sistemi di messa a terra efficienti per prevenire scosse elettriche accidentali. L’assenza di tali sistemi o di interruttori differenziali attivi e funzionanti comporta gravi rischi. Decurtazione: 2 punti.
- Installazione e manutenzione di quadri elettrici non conformi alle norme CEI: Qualsiasi violazione delle normative tecniche per la progettazione e manutenzione dei quadri elettrici, come l’utilizzo di materiali non certificati o il mancato rispetto degli spazi minimi di sicurezza all’interno del quadro. Decurtazione: 3 punti.
- Omessa segnalazione di pericoli elettrici temporanei in cantiere: Se non vengono segnalati in modo visibile e chiaro pericoli temporanei come cavi elettrici sospesi o apparecchiature temporaneamente non isolate, l’azienda rischia gravi sanzioni. Decurtazione: 2 punti.
- Lavori in ambienti confinati senza procedure di sicurezza specifiche: Gli interventi di installazione o manutenzione in spazi confinati (come vani tecnici, locali quadri, scavi) senza piani specifici di evacuazione e procedure per la gestione del rischio elettrico sono considerati infrazioni gravi. Decurtazione: 4 punti.
- Mancato controllo periodico degli impianti e delle apparecchiature elettriche: La normativa impone controlli regolari e certificati sulle apparecchiature e sugli impianti elettrici in cantiere. La mancata effettuazione di tali controlli può portare a rischi elevati e a penalizzazioni. Decurtazione: 3 punti.
- Carenza nella formazione del personale su rischi elettrici specifici: Non aver garantito al proprio personale una formazione adeguata sui rischi connessi all’elettricità, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, comporta una riduzione dei punti. Decurtazione: 3 punti.
Incidenti nel settore elettrico: una panoramica preoccupante
L’introduzione della patente a punti si inserisce in un contesto in cui gli incidenti sul lavoro, specialmente nei cantieri edili, rimangono a livelli allarmanti. Secondo dati INAIL, nel 2023 si sono registrati oltre 18.000 incidenti nei cantieri, con una percentuale rilevante legata all’elettricità. Gli incidenti che coinvolgono installatori elettrici includono cadute dall’alto e contatti con circuiti in tensione non adeguatamente isolati, che rappresentano il 7% degli infortuni totali nel settore. Questi incidenti possono avere conseguenze gravissime, fino alla morte o a invalidità permanenti.
Vantaggi della patente a punti: un’opportunità per gli installatori
La patente a punti non deve essere vista solo come una misura coercitiva, ma come un’opportunità per gli installatori elettrici di migliorare la sicurezza dei loro cantieri e, al contempo, distinguersi sul mercato. Ecco alcuni dei principali vantaggi:
- Miglioramento della sicurezza: Il sistema incentiva le imprese a rispettare rigorosamente le norme di sicurezza, riducendo il rischio di incidenti e infortuni gravi.
- Maggiore affidabilità: Un’azienda che mantiene un punteggio alto sarà vista come più affidabile da clienti e committenti, sia nel settore pubblico che privato.
- Formazione continua: L’obbligo di partecipare a corsi di aggiornamento per il recupero dei punti favorisce la crescita professionale e tecnica degli installatori.
- Opportunità di mercato: Le imprese che si dimostrano virtuose potranno avere accesso a lavori di maggiore rilievo, inclusi appalti pubblici, grazie a una migliore reputazione e a una dimostrata attenzione alla sicurezza.
Sanzioni e conseguenze per chi non si allinea
Le imprese che non rispettano le nuove normative rischiano sanzioni pesanti. In particolare, lavorare senza patente o con un punteggio sotto i 15 punti comporta una multa pari al 10% del valore dei lavori, con un minimo di 6.000 euro. Inoltre, l’azienda sarà automaticamente esclusa dai bandi pubblici per un periodo di sei mesi, con un potenziale impatto devastante sulle prospettive economiche e di crescita.
Le sanzioni riguardano anche il personale operativo che lavora in condizioni non conformi alle norme di sicurezza. In particolare, gli installatori elettrici devono essere dotati dei dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari per la loro sicurezza, come elmetti, guanti isolanti e calzature antinfortunistiche, e devono essere istruiti a usarli correttamente.
Controlli periodici: È importante effettuare regolarmente ispezioni e controlli sugli impianti elettrici in cantiere per garantire che siano conformi agli standard di sicurezza.
Adeguamenti tecnici: Gli impianti elettrici devono rispettare le norme tecniche previste dalla normativa CEI. Questo include l’utilizzo di componenti certificati e l’adozione di soluzioni tecniche che garantiscano la sicurezza degli installatori e del personale operativo.
Come ottenere la patente a punti: guida pratica
Le imprese edili, inclusi gli installatori elettrici, devono registrarsi presso l’Albo delle Imprese Qualificate presso l’INAIL. La registrazione richiede la presentazione di documentazione specifica, come il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e le dichiarazioni di conformità degli impianti. Una volta iscritta, l’impresa riceve 30 punti, che dovrà mantenere attraverso il rispetto delle norme di sicurezza.
E per i progettisti e i verificatori?
La patente a punti è stata pensata per sanzionare le imprese esecutrici, cioè quelle direttamente coinvolte nella realizzazione dei lavori sul campo, come gli installatori elettrici. Il sistema non si applica ai progettisti e ai verificatori perché non sono loro i soggetti direttamente responsabili della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori. Il loro ruolo è, infatti, prevalentemente tecnico e consultivo, concentrato sulla fase di progettazione e verifica degli impianti, non sull’effettiva implementazione delle misure di sicurezza nei cantieri.
Questo significa che i progettisti e i verificatori non possono essere sanzionati tramite la patente a punti, poiché non hanno la responsabilità diretta della gestione quotidiana del cantiere, dei lavoratori e delle procedure di sicurezza durante l’installazione. La responsabilità primaria di garantire che le misure di sicurezza siano rispettate ricade sui datori di lavoro e sui responsabili delle imprese esecutrici.
Tuttavia, progettisti e verificatori hanno un ruolo cruciale nell’assicurare che i progetti e le verifiche rispettino le normative di sicurezza, poiché un progetto che ignori o sottovaluti i rischi connessi all’elettricità, o una verifica superficiale degli impianti, potrebbe esporre l’impresa esecutrice a sanzioni e alla decurtazione dei punti. Anche se non rischiano direttamente la decurtazione, il loro lavoro influenza indirettamente il punteggio della patente delle imprese esecutrici. Un progetto che rispetta le normative di sicurezza facilita il lavoro dell’installatore e riduce il rischio di infrazioni durante l’esecuzione.
Una fase transitoria
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), con la circolare n. 4 del 23 settembre 2024, ha introdotto un periodo transitorio per l’applicazione del nuovo sistema di accesso ai cantieri. Dal 1° al 31 ottobre 2024 sarà consentito l’uso di un’autocertificazione temporanea, valida fino alla fine del mese, mentre a partire dal 1° novembre 2024, sarà invece obbligatorio richiedere la patente attraverso il portale ufficiale per poter operare nei cantieri.
Il modulo per l’autocertificazione, allegato alla circolare e da inviare tramite Pec, vincolerà l’operatore a presentare entro la fine del mese di ottobre, la richiesta ufficiale per il rilascio della patente attraverso il portale dell’Ispettorato.