Trentaquattro nuove assunzioni, 24 tirocini formativi attivati e un turnover al 4% (pensionamenti compresi) nel 2023, un’età media dei dipendenti che si attesta a 40 anni, e già 18 nuovi assunti, da gennaio ad oggi: è il bilancio, decisamente in attivo, di Comelit che ci restituisce Jolanda Bernardi, HR Manager dell’azienda di Rovetta specializzata nella produzione di sistemi di sicurezza.
Il ritratto di un’azienda in salute e capace di attrarre talenti grazie ad alcune consapevolezze e a un programma di ingaggio coinvolgente. “Le risorse umane sono le risorse più importanti per un’azienda che desidera essere protagonista e garantire qualità, nei prodotti e nei processi – spiega Jolanda Bernardi – Negli ultimi anni, è sempre più complesso trovare nuovo personale con le conoscenze tecniche richieste, una difficoltà che condividiamo con le imprese di molti settori; per questo è sempre più importante costruire percorsi di formazione e crescita interna. Nel 2024 il nostro obiettivo è implementare sempre più attività, occasioni ed opportunità per migliorare l’esperienza delle nostre persone e quella dei futuri candidati”.
Essenziale in questo percorso il legame con il territorio e in particolare con le scuole: “Non solo partecipiamo a numerosi career day, al Politecnico e in altre università, che rappresentano momenti di contatto essenziali, ma abbiamo anche sviluppato un nostro format per coinvolgere direttamente le scuole – prosegue la HR Manager – Ci rivolgiamo agli istituti tecnici in particolare ai percorsi formativi in elettronica, elettrotecnica e informatica”.
La Comelit Experience è articolata in diversi step: nel primo gli studenti entrano in contatto con l’azienda, i valori, la storia, gli ambienti e le strumentazioni e possono osservare come nasce e si realizza un prodotto, dal progetto all’oggetto finito. Nel secondo step spazio, invece, alla gamification: i ragazzi divisi in squadre collegano, programmano e rendono funzionale un prodotto Comelit. “Si tratta di un momento entusiasmante, in cui gli studenti attraverso il gioco fanno un’esperienza diretta, applicano le loro conoscenze e prendono contatto con i nostri prodotti”, prosegue Bernardi. L’ultimo step riguarda le testimonianze aziendali “che scegliamo in base al loro indirizzo per offrire loro un ventaglio di possibilità e percorsi professionali in cui si possono riconoscere: dalla progettazione, ruolo a cui può ambire un ingegnere elettronico, al supporto tecnico, perfetto per un diplomato tecnico”.
Accanto a questo format, che sarà implementato nel 2024, è stato avviato anche un percorso con 20 studenti che frequentano il Laboratorio di Sintesi finale del terzo anno della Scuola del Design del Politecnico di Milano. “Abbiamo chiesto loro come sarà il videocitofono del futuro. E li abbiamo invitati a un’attività di ricerca e di sviluppo per trovare una risposta convincente a questa domanda e per capire quali nuove frontiere del mondo della sicurezza potessero essere esplorate, condividendo i vantaggi e i limiti delle nostre tecnologie, spingendoli però a guardare oltre, per innovare attraverso il design. Sono stati nostri ospiti per comprendere la nostra realtà e le nostre tecnologie ed hanno lavorato su un progetto oggetto d’esame” spiega la HR Manager.
L’obiettivo di Comelit non si esaurisce nella ricerca dei talenti, ma si completa offrendo ai neoassunti un percorso di onboarding che prevede, accanto all’affiancamento e al percorso di crescita, una giornata Discover Comelit presso l’headquarter di Rovetta per vivere un’esperienza completa e positiva. “Noi sappiamo che non abbiamo una seconda occasione per fare una prima buona impressione – commenta Jolanda Bernardi – Crediamo nel talento, nel lavoro, nei percorsi di crescita e siamo convinti che un legame solido con la comunità ed il territorio sia la soluzione vincente, per Comelit certo, ma anche per l’ecosistema in cui esprime le sue potenzialità”.