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domandaNei miei progetti di illuminazione di sicurezza ho sempre installato gli apparecchi di illuminazione di sicurezza ad una distanza minima (50 cm per tener conto della propagazione dei fumi in caso di incendio) dai solai avendo ricevuto questo limite da una norma EN di cui non ricordo più quale sia il testo. Potrebbe cortesemente confermarmi che ciò che ho progettato è corretto e quale sia la norma in questione?

Savino Bruno

rispostaPer la progettazione e l’installazione dell’illuminazione di emergenza alimentata da una sorgente indipendente, prevista per entrare in funzione al mancare dell’illuminazione ordinaria, si applica la Norma UNI EN 1838 “Applicazione dell’illuminotecnica – Illuminazione di sicurezza”, integrata dalle prescrizioni della EN 50172 “Emergency escape lighting systems”.

Queste specifiche si integrano a monte con le prescrizioni contenute nella legislazione in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/08 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”) e di prevenzione incendi (DM 3.08.2015 “Codice Prevenzione Incendi”; DM 3.09.2021 “Criteri generali di progettazione, realizzazione ed esercizio della sicurezza antincendio per luoghi di lavoro”; Regole tecniche verticali di prevenzione incendi) che fissano per alcune attività i livelli minimi di illuminamento in lux a livello del piano di calpestio o ad un metro di altezza dallo stesso.

In generale, ed in estrema sintesi, le principali prescrizioni contenute nella UNI EN 1838 sono:
– Illuminamento orizzontale di almeno 0,5 lx sul pavimento libero esclusa una fascia perimetrale di 0,5 m, salvo altri livelli prescritti dalla legislazione,
– Rapporto massimo di 40 : 1 tra illuminamento maggiore e minore in relazione al livello dell’illuminamento ordinario
– Resa del colore della lampada di almeno 40 Ra
– Autonomia nominale di almeno 1 ora nelle vie di fuga, salvo altre prescrizioni
– Inserimento entro 5 secondi con almeno il 50% dell’illuminamento previsto
– Inserimento entro 60 secondi con il 100 % dell’illuminamento previsto
– Limitazione dell’abbagliamento tale da rispettare i valori limite dell’abbagliamento fisiologico
– Installazione di almeno due apparecchi in ogni ambiente per ridondanza
– Installazione degli apparecchi ad una altezza minima di due metri sopra le vie di uscita
– Installazione degli apparecchi ad una distanza massima di due metri dalla posizione dei dispositivi antincendio
– Installazione dei segnali di sicurezza a non più di 20° sopra la vista orizzontale

Nel capitolo “4.1. Requisiti di installazione” della UNI EN 1830 potrà trovare i requisiti tecnici per la progettazione e l’installazione degli apparecchi in rapporto alla geometria dei luoghi e delle vie di esodo oltre all’altezza minima di installazione degli apparecchi e l’intensità in “cd” dell’illuminazione in rapporto alle altezze di installazione. Per la manutenzione degli impianti di illuminazione di emergenza si dovrà applicare la Norma UNI CEI 11222 “Luce e illuminazione – Impianti di illuminazione di sicurezza degli edifici – Procedure per la verifica e la manutenzione periodica”.