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domandaSi ha un magazzino intensivo con numerose lampade di emergenza (apparecchi autonomi tipo led – SE) da alimentare. È possibile suddividerle sotto un solo interruttore generale tipo magnetotermico differenziale quadripolare con linea trifase (sistema TT)? E se fosse sistema TN? Grazie

Roberto Varone

 

rispostaI riferimenti normativi per l’illuminazione di sicurezza oltre al D.Lgs. 81/08 e alle specifiche regole di prevenzione incendi per singola attività soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco sono: la Norma UNI 1838, la Norma CEI EN 50172 – Emergency Escape Lighting Systems” e la Norma“CEI EN 62034 – Automatic test system for battery powered emergency escape lighting. Per quanto riguarda la parte impiantistica si applica la Norma CEI 64-8 nella sua interezza.

Nulla osta alla soluzione prospettata con il problema però di avere nel caso di guasto di un tratto di circuito o di un apparecchio l’intervento della protezione che attiva l’intero impianto di illuminazione di sicurezza. Altro aspetto riguarda la mancata attivazione dell’illuminazione di sicurezza nel caso di guasto ad un circuito dell’illuminazione ordinaria, che si suppone per caratteristiche del luogo suddiviso su più circuiti.

Nell’ambito della valutazione del rischio da svolgersi a cura del progettista degli impianti consigliamo di suddividere l’alimentazione degli apparecchi di illuminazione di sicurezza in più circuiti sottesi ai rispettivi circuiti di illuminazione ordinaria, utilizzando anche sistemi centralizzati per il controllo della funzionalità dei singoli apparecchi. Per la suddivisione dei circuiti può essere anche utilizzato quanto indicato alla figura 1 della Norma UNI 1838 che si riporta: