A novembre, causa temporale, ha fatto cortocircuito l’impianto elettrico condominiale. Per ripristinare il danno e bypassare il punto in cui c’era stato il corto, l’amministratore ha fatto installare da un elettricista(?) dei cavi volanti in corrugato (di quello da murare) tenuti attraverso una fune al corrimano della scala. Ad oggi la situazione risulta ancora cosi e ha presentato un preventivo per ripassare i cavi e inserirli in una canala esterna con certificazione di un tecnico. A parere mio questo lavoro andava fatto immediatamente dopo aver superato la fase di emergenza e non dopo 4 mesi. Allo stato attuale secondo me sarebbe necessario procedere con una progettazione per una messa a norma dell’impianto. Il palazzo è stato costruito nel 1963 e l’impianto condominiale non è nemmeno dotato di messa a terra. Dovendo fare un intervento di questo tipo secondo me è necessario adeguarsi a dm 37/2008 e fare le cose con tutti i crismi. Sbaglio io? Si può mettere mano a un impianto condominiale obsoleto senza adeguarlo alla normativa vigente? Andranno messi in canala circa 13 metri di cavo fg16r sezione 1×25.
Stefania Addis
Tralasciando ogni commento sulle caratteristiche degli interventi provvisori di ripristino dell’impianto elettrico e sugli altri interventi di manutenzione ordinaria per il ripristino delle condizioni originarie di funzionamento, quanto da lei sottolineato è più condivisibile. È possibile intervenire per le operazioni di manutenzione ordinaria su di un impianto non conforme. Sarà cura dell’esecutore dell’intervento evidenziare al committente le necessità degli adeguamenti, limitando così la propria responsabilità al solo intervento di manutenzione.
Si ricorda che vi era l’obbligo di adeguamento degli impianti elettrici alle disposizioni legislative e normative di sicurezza dall’entrata in vigore della legge 46/90 il 13 marzo 1990 e del successivo Regolamento di attuazione DPR 447/92 il 15 marzo 1992. Con l’entra in vigore del Dm 37/08 12.03.2008 tale obbligo si è rafforzato.
Considerate le informazioni sulla vetustà dell’impianto e sulla mancanza dell’impianto di terra dell’edificio è necessario ed urgente provvedere agli adeguamenti secondo le procedure del DM 37/08 e in osservanza della Norma CEI 64-8.