Sono un ex dipendente Enel, adesso in pensione. Facevo parte del reparto elettrico di manutenzione di una centrale termoelettrica, prima come manutentore e poi come tecnico, infatti l’ente mi aveva rilasciato una certificazione che potevo certificare gli l’impianti elettrici. Pongo questo quesito perché ho bisogno di certificare l’impianto della mia casa di campagna e volevo sapere se potevo usare la vecchia dichiarazione (2003).
Lorenzo Magaletti
L’attività impiantistica in Italia, regolata dal Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37, è affidata esclusivamente ad imprese abilitate:
Art. 8. Obblighi del committente o del proprietario
1. Il committente è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione straordinaria degli impianti indicati all’articolo 1, comma 2, ad imprese abilitate ai sensi dell’articolo 3.
I criteri per l’abilitazione sono definiti dall’articolo 3 del Decreto 37/08.
Art. 3. Imprese abilitate
1. Le imprese, iscritte nel registro delle imprese di cui al d.P.R. 7 dicembre 1995, n. 581 e successive modificazioni, di seguito registro delle imprese, o nell’Albo provinciale delle imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443, di seguito albo delle imprese artigiane, sono abilitate all’esercizio delle attività di cui all’articolo 1, se l’imprenditore individuale o il legale rappresentante ovvero il responsabile tecnico da essi preposto con atto formale, è in possesso dei requisiti professionali di cui all’articolo 4.
In nessun caso un privato cittadino può “realizzare” o tantomeno “certificare” un impianto elettrico, nemmeno nella propria abitazione.