Eseguendo un impianto elettrico in un appartamento mi trovo un contatore ENEL in un locale che dopo la ristrutturazione è diventato un bagno. I miei quesiti sono:
1) Può restare il contatore magari in una scatola stagna nel bagno?
2) Se non può stare che legge lo vieta?
3) L’ ENEL avrebbe consentito il riposizionamento nel bagno del contatore visto che per montarlo in una scatola stagna le operazioni sarebbero dovute essere fatte in tre fasi…smontaggio contatore, posizionamento della scatola e rimontaggio?
Andrea Larice
No, il contatore non può stare nel bagno all’interno dell’abitazione, lo vietano i regolamenti dei Distributori. Se si tratta di un condominio ha due possibilità:
1) Richiedere l’ammodernamento della colonna montante vetusta (precedente al 1985) al Distributore e centralizzare (gratuitamente) il contatore. In questo caso il condominio ha il ristoro delle opere edili e la possibilità di avere un collegamento predisposto per una potenza contrattualmente disponibile fino a 6 kW.
2) Richiedere lo spostamento a pagamento del contatore in altro luogo, indicando che si tratta di un motivo di sicurezza. In caso di verifica il Distributore potrebbe disattivare la fornitura “pericolosa”.
Se, invece, si tratta di un’abitazione unifamiliare (o fino a 4 unità immobiliari), lo spostamento è sempre a carico dell’utente.
Con l’adeguamento dell’impianto elettrico utilizzatore, l’installatore deve rispettare le prescrizione della CEI 64-8 (in particolare le zone di sicurezza della Sezione 701) e gli obblighi della Norma CEI 0-21 (protezione del cavo di collegamento entro 3 metri dal contatore). In questo caso il componente deve essere (naturalmente) fuori dalle zone pericolose (Sezione 701).