Illuminazione pubblica e potezione contro i contatti indiretti: Effettuo manutenzione nella pubblica illuminazione vorrei sapere se c’e una norma di riferimento che mi permette di di stabilire la taratura dei differenziali per proteggere le linee verso i guasti a terra; in molti casi trovo un solo differenziale tarato ad un valore di circa 1 A che protegge più linee derivate da una sola cabina di smistamento.
Il mio intento sarebbe quello di proteggere ogni singola linea con un 0,03 A o magari 0.3 A.
Domenico Incitti
I riferimenti normativi per gli impianti di illuminazione posti all’esterno degli edifici (per i quali ricordiamo che non si applica il decreto 37/08) sono la Norma CEI 64-8 sezione 714 “Impianti di illuminazione situati all’esterno” e la Norma CEI 64-7 per gli “Impianti di illuminazione situati all’esterno con alimentazione serie“.
Entrambi i riferimenti normativi non introducono prescrizioni particolari per la protezione mediante interruzione automatica dei circuiti tramite interruttori differenziali. Si rimanda alla regola generale RE * In < 50 V. Per cui l’interruttore differenziale da 1 A “va bene” se il valore della resistenza di terra è inferiore ai 50 ohm.
La protezione della singola linea con differenziali da 30 e 300 mA può essere opportuna per ottenere selettività tra le protezioni (si evita di lasciare al buio un intero quartiere), ma aumenta il rischio di scatti intempestivi (ad esempio con l’invecchiare dell’impianto).