Riguardo i cavi CPR, il dubbio che sorge è il seguente:
Alle attuali considerazioni, si potranno comunque utilizzare cavi non CPR equivalenti immessi sul mercato prima del 1 luglio 2017. E in che modo il progetto dovrà contenere queste modifiche? Ma le ditte appaltatrici ne dovranno dimostrare il loro possesso? E se è si in che modo?
Gaetano Risola
E’ stato chiarito che il decreto legislativo 106/17 a partire dal 9 agosto vieta al progettista di prescrivere l’installazione di cavi non CPR immessi sul mercato dopo il primo luglio 2017 se destinati ad essere incorporati in un edificio. Il decreto vieta inoltre all’installatore di installare prodotti da costruzione “non CPR” immessi sul mercato dopo il primo luglio 2017.
Il progettista si deve attenere alle norme aggiornate al nuovo regolamento (qui ad esempio le varianti alla Norma CEI 64-8 in materia di cavi). Se l’impresa installatrice ha ancora in magazzino il “cavo non CPR” corrispondente lo può utilizzare (assumendosene la responsabilità) se può dimostrare che il cavo è stato immesso sul mercato prima del primo luglio 2017 (tramite fattura di acquisto, o dichiarazione scritta del fornitore, ecc).
Ha risposto per NT24:
Calogero Turturici