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~DDevo realizzare il progetto dell’impianto elettrico di un condominio di nuova realizzazione per il quale è stata presentata la domanda di autorizzazione edilizia successivamente al 1° Luglio 2015, dovrei applicare quindi quanto prescritto dal DL 12/09/14.
Sto riscontrando però molte difficoltà a ricevere un supporto tecnico dalle varie aziende che si occupano di questi impianti e spesso ricevo risposte contrastanti dai vari interlocutori. Ho provato a confrontarmi anche con alcuni colleghi ed impiantisti ma mi dicono che non gli è ancora capitato di installarli o progettarli.
Vorrei sapere pertanto se è sufficiente per soddisfare il DL, prevedere gli spazi installativi come indicato sulla guida CEI 306-22 installando comunque un QSDA per ogni appartamento e installando ancora un impianto TV/SAT “tradizionale” cablato in rame.

Per. Ind. Francesco Vaghi

~RAi fini dell’applicazione delle disposizioni legislative in materia di garanzia dei “diritti inderogabili di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica” (D.Lgs.259/03, Art.3, comma 1) risulta necessario prevedere, e realizzare, negli edifici una

“infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica, nonché i punti di accesso all’edificio”

Il decreto parla di “predisposiziioni”. La descrizione ed i requisiti di tali spazi sono indicati nei capitoli 4 e 5 della Guida CEI 306-22 “Disposizioni per l’infrastrutturazione degli edifici con impianti di comunicazione elettronica – Linee guida per l’applicazione della Legge 11 novembre 2014, n. 164” Fascicolo 14159.
Utile allo scopo è la Guida 306-2 “Guida al cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici Residenziali” Fascicolo 13374.

Può essere utile allo scopo la lettura dell’articolo “Infrastrutturazione edifici con impianti di comunicazione elettronica“.

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