Come funziona
Con la Legge di Bilancio 2017 è stata prorogata l’agevolazione che consente di portare in detrazione in dichiarazione dei redditi gli acquisti di beni strumentali e, sulla base delle novità normative, è stato introdotto il nuovo iperammortamento al 250 per cento, legato all’acquisto di beni rientranti nei progetti di Industria 4.0.
Il nuovo Iperammortamento 250 per cento 2017 consente di ammortizzare un valore maggiore relativo al costo di acquisto di beni materiali e strumentali nuovi (ovvero non utilizzati in precedenza né dal venditore che da altri soggetti) legati a progetti di digitalizzazione aziendale. L’iperammortamento si applica a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano. Sono ammesse all’agevolazione sia le imprese residenti nel territorio dello Stato che le stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti.
Tempi e regole
Per accedere all’ iperammortamento al 250 per cento bisognerà effettuare l’acquisto entro il 31 dicembre 2017. L’agevolazione è concessa anche se il bene è acquistato entro il 30 giugno 2018 ma l’ordine dovrà rispettare la prima scadenza indicata. Inoltre, per gli acquisti entro il mese di giugno 2018, è necessario che l’impresa paghi al fornitore, a titolo di acconto, almeno il 20% dell’investimento entro il 31 dicembre 2017.
Esempio riportato nella circolare dell’Agenzia delle Entrate:
Si supponga di avere un’impresa che presenta la seguente situazione:
costi sostenuti nel 2017 per la realizzazione in economia del bene X pari a 700;
costi sostenuti nel 2018 per la realizzazione in economia del bene X pari a 1.300 (di cui 300 nel periodo 1° gennaio – 30 giugno);
entrata in funzione del bene X nel 2019.
I costi sostenuti dall’impresa nel periodo che va dal 1° gennaio 2017 al 30 giugno 2018 sono pari a 1.000 (700 + 300); pertanto, per accedere all’estensione temporale prevista dal comma 8, è necessario che entro il 31 dicembre 2017 siano stati sostenuti costi pari a 200 (20% di 1.000).
Poiché i costi sostenuti fino al 31 dicembre 2017 sono pari a 700 (e quindi superiori al limite di 200), per l’investimento in questione l’impresa potrà beneficiare dell’estensione temporale al 30 giugno 2018. In definitiva, risulteranno agevolabili, oltre ai costi sostenuti nel 2017 (700), anche i costi sostenuti nel periodo 1° gennaio 2018 – 30 giugno 2018 (300) e, di conseguenza, dal 2019 il bene X potrà fruire di un super ammortamento calcolato su un importo di 1.000.
Per usufruire dell’agevolazione è necessaria una dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa circa gli acquisti ammessi al super ammortamento 140% o 250%. Nel caso di acquisti di importo superiore ai 500 mila euro è invece richiesta una perizia tecnica giurata che certifichi che il bene rientra tra quelli indicati negli allegati A e B e che sia interconnesso al sistema aziendale, ad opera di un ente accreditato (ACCREDIA) o di un ingegnere o perito industriale iscritti all’albo.
Beni che possono rientrare
Nel testo di Legge di Bilancio 2017 sono stati definiti nel dettaglio quali sono i beni che possono rientrare nell’iperammortamento al 250% e, nello specifico, l’Allegato A e B racchiudono l’elenco dei beni agevolabili.
I beni agevolabili nell’allegato A annesso alla legge di bilancio 2017 (“Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0»”) sono raggruppabili in tre categorie:
beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0».
Allegato B – Beni immateriali (software, sistemi e /system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali Industria 4.0. La lista dei software agevolati al 140% previsti nell’allegato B alla legge di bilancio 2017 fa riferimento ai soli software acquistati stand alone. I software necessari al funzionamento della macchina sono invece considerati parte della stessa e quindi agevolati al 250%.
Per poter beneficiare dalle maggiorazioni in esame i beni materiali e immateriali di cui agli allegati A e B dovranno rispettare il requisito della “interconnessione” al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, requisito che risulta indispensabile per la spettanza dell’agevolazione.
L’acquisto dei sistemi di rifasamento ICAR indicati sotto può consentire di accedere all’iperammortamento al 250% in quanto rientra all’interno del punto 2 sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità, in particolare nei componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni. Questa voce si riferisce a quelle soluzioni che interagiscono a livello di macchine e componenti del sistema produttivo e basate sulla combinazione di sensori, sistemi di controllo e di elaborazione/simulazione connessi e in grado di gestire il consumo della risorsa energetica, idrica e per la riduzione delle emissioni in maniera intelligente recuperando o rilasciando energia in base allo stato del processo e delle macchine, ottimizzando la distribuzione di energia elettrica e minimizzando eventuali sovraccarichi (smart grid). Sono invece escluse soluzioni finalizzate alla produzione di energia (ad es. sistemi cogenerativi, sistemi di generazione di energia da qualunque fonte rinnovabile e non); si ricorda peraltro che queste ultime possono beneficiare di misure di agevolazione all’efficienza energetica già in vigore (come i “certificati bianchi”).
L’interconnessione può essere effettuata nei quadri di rifasamento:
MIDImatic con regolatore RPC 8LGA o con regolatore RPC 8BGA, purchè integrati del modulo ethernet WEBETH.
MULTImatic con regolatore RPC 8BGA, purchè integrati del modulo ethernet WEBETH. Associato al regolatore RPC 8BGA, il modulo WEBETH supporta anche la funzione web server.
Fonte: ICAR