Ci sono prescrizioni per l’utilizzo di canalizzazioni portacavi in metallo e tubazioni esterne in PVC nelle cucine o comunque nei locali ad uso alimentare? Il quesito non riguarda problemi di tipo elettrico quanto quelli di tipo sanitario.
Achille Musci via form
Oltre alle prescrizioni generali e particolari derivanti dalla normativa elettrica (gradi di protezione IP, eventuale protezione contro le esplosioni, etc. etc.) sono da applicare le prescrizioni di carattere igienico-sanitario.
I criteri di scelta dei componenti elettrici e delle canalizzazioni portacavi in metallo e per le tubazioni esterne nei locali adibiti a lavorazione di prodotti ad uso alimentare derivano dall’applicazione dellle prescrizioni riportate nel “Regolamento 852/04/CE sull’igiene dei prodotti alimentari”, nel Regolamento N. 1935/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 ottobre 2004 riguardante i “materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE”, e nei regolamenti di igiene comunali.
Nei locali adibiti alla lavorazione di prodotti ad uso alimentare sono da rispettare, tra le altre, le seguenti condizioni:
– pareti intonacate e rivestite, per altezza non inferiore a m. 2, con materiali impermeabili, facilmente lavabili e disinfettabili,
– soffitti e attrezzature sopraelevate devono essere realizzati in modo tale da evitare accumulo di sporcizia, formazione di muffa e caduta di particelle,
– le superfici e le attrezzature a contatto con gli alimenti devono essere idonee a tale scopo oltre ad essere facilmente pulibili, disinfettabili, in materiale liscio, lavabile, resistente alla corrosione e non tossico.
Pertanto le parti degli impianti elettrici (canalizzazioni, prese, cassette, quadri, apparecchi di illuminazione, etc.) devono rispettare le condizioni soprariportate e in particolare se “a contatto con gli alimenti”, ovvero se adiacenti ai piani di lavorazione degli stessi, essere: “facilmente pulibili, disinfettabili, in materiale liscio, lavabile, resistente alla corrosione e non tossico”.
Alcuni materiali di uso comune nella componentistica elettrica (ad esempio vetroresina, acciaio zincato, PVC, alcune resine termoplastiche) non presentano caratteristiche fisico-chimiche adeguate per rispondere in modo completo alle prescrizioni di carattere igienico-sanitario.
Pertanto le scelte dei materiali operate dal progettista e dall’installatore dovranno essere preventivamente verificate con il progettista della cucina o con il tecnologo alimentare o con il funzionario dell’ente di controllo (ASL/ARPA) ai fini del pieno rispetto delle prescrizioni igienico sanitarie.
Possiamo consigliare di utilizzare nelle aree prossime alla lavorazione degli alimenti componenti e canalizzazioni in acciaio inox (austenitici) del tipo AISI 304 o 316 in rapporto alla corrosività dei alimenti in lavorazione.