Ho un problema con un impianto esterno. Ho dei LED stradali a doppio scaricatore di sovratensione da collegare alla rete di terra: uno si trova nel corpo illuminante l’altro è esterno, il secondo l’ho collegato alla conchiglia alla base del palo che scarica poi in un dissipatore , in particolare ne ho posizionati due per ogni fila di pali , uno all’inizio e uno alla fine di linee lunghe mediamente 150-200 m. Mi possono bastare due punti o normativamente ne devono inserire di più?
Biagio Nocerino via form
Premesso che sono compiti del progettista dell’impianto elettrico la scelta ed il posizionamento, con i relativi modi di collegamento, dei limitatori di sovratensione. Dette attività devono essere dettagliatamente indicate nella relazione di progetto e devono essere allegati alla stessa i disegni e gli schemi elettrici oltre alle specifiche tecniche dei componenti scelti.
Tipicamente con le nuove sorgenti LED si devono considerare le sovratensioni di modo comune che si presentano nel corpo dell’apparecchio di illuminazione. Per garantire la protezione del driver e della sorgente LED il produttore dell’apparecchio di illuminazione equipaggia lo stesso con uno specifico limitatore di sovratensione (SPD) con caratteristiche elettriche specifiche per l’apparecchiature da proteggere. Il collegamento a terra del limitatore di sovratensione è da collegarsi al palo (se in acciaio) o ad un conduttore di protezione all’uopo predisposto che può essere collegato (con i debiti accorgimenti) ai ferri di armatura del plinto di fondazione (se il palo è in materiale isolante).
Per la protezione dalle sovratensioni di modo differenziale si dovrà valutare, oltre alla probabilità di fulminazione dei sostegni, la lunghezza e la sezione delle linee di alimentazione.
E’ uso, eseguite le necessarie e preliminari valutazioni, installare un limitatore di sovratensione a monte del dispositivo generale di protezione differenziale posto a valle della fornitura in BT (Sistema TT) dedicata all’impianto di illuminazione stradale. Il modo di collegamento di detto SPD è denominato “3+1”, ovvero il polo da collegare a terra dei singoli limitatori di sovratensione installati sulle tre fasi è riportato ad uno spinterometro dal quale si diparte il collegamento verso terra. Naturalmente gli SPD devono essere adeguatamente protetti dal corto circuito mediante fusibili aventi corrente di intervento coordinata.
Ad integrazione della protezione generale si possono installare a protezione delle scariche dirette, ravvicinate o indirette (e la scelta è sempre del progettista dopo le necessarie valutazioni) per ciascun palo, all’interno della morsettiera a base palo, specifici SPD con Classe di prova II, adeguato grado di protezione IP e grado di protezione del livello d’inquinamento conduttivo secco o di condensa nell’ambiente.
Utile allo scopo può essere la lettura della Guida CEI 34-156 “Guida per la protezione degli apparecchi di illuminazione con moduli LED dalle sovratensioni” di recente pubblicazione (Link).