Ci sono misuratori di impedenza dell’anello di guasto (Zs) che misurano solo la resistenza, anche con sezioni dei cavi superiori a 70 mmq. Ciò potrebbe andare bene per sezioni inferiori a 70mmq, ma non occorrerebbero strumenti che misurino anche la reattanza che non è più trascurabile in modo che il valore misurato è un valore di impedenza?
Francesco Tufano via form
Esistono sul mercato sostanzialmente due tipi di misuratori dell’anello di guasto:
– Misuratori della Resistenza di guasto da utilizzare per misure su circuiti terminali in quanto non garantiscono misure affidabili in prossimità di grossi trasformatori.
– Misuratori della vera Impedenza di guasto: valutano la differenza di fase tra la tensione di rete Uo e la corrente di prova Ip. Mostrano a display solitamente tre valori, Z, R, XL.
Di quest’ultima tipologia ne esistono essenzialmente due tipi, a bassa e ad alta corrente di prova. Quelli a bassa corrente di prova (solitamente tra 6 e 40 A) permettono di discriminare l’origine dell’impedenza Zs; nel caso il valore induttivo XL della Zs sia simile o preponderante rispetto al valore resistivo R sarà opportuno ripetere il test con il misuratore ad elevata corrente di prova (solitamente 280 A o 350 A max).
La misura con elevata corrente di prova permette misure affidabili con risoluzione di 0,1 milliOhm. Solitamente i misuratori della vera Zs con elevata corrente di test si utilizzano sui circuiti principali, su blindo sbarre oltre i 70 mm2 e in prossimità di grossi trasformatori.
Al tecnico competente la scelta dello strumento “giusto”.
Ha risposto per NT24:
Massimiliano Rio
PowerMisure