Nel mese di giugno 2015 la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 26,3 miliardi di kWh, un valore sostanzialmente in linea (-0,1%) con lo stesso mese dell’anno precedente. Depurata dagli effetti congiunti di calendario e temperatura, la domanda elettrica di giugno risulta in calo dell’1,1%: rispetto a giugno 2014, infatti, quest’anno c’è stato un giorno lavorativo in più (21 vs 20) e una temperatura media mensile superiore di circa mezzo grado centigrado.
I 26,3 miliardi di kWh richiesti nel mese di giugno 2015 sono distribuiti per il 46,3% al Nord, per il 30,1% al Centro e per il 23,6% al Sud. A livello territoriale, la variazione tendenziale di giugno 2015, è risultata -0,5% al Nord, +0,9% al Centro, invariata (0,0%) al Sud.
Nel mese di giugno 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,3% con produzione nazionale e per la quota restante (12,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 miliardi di kWh) è in flessione del 1,6% rispetto a giugno dello scorso anno. Sono in crescita le fonti di produzione termoelettrica (+2,9%), fotovoltaica (+7,3%) ed eolica (+10,0%). In calo la fonte idroelettrica (-16,6%), stabile quella geotermica (0,0%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di giugno 2015 rispetto al mese precedente è stata pari a +0,4%. Il profilo del trend si mantiene stazionario.
Nel primo semestre del 2015, la domanda di energia elettrica ha fatto registrare una flessione dello 0,3%. A parità di calendario il valore è equivalente.