Dopo quattro mesi con segno negativo, tornano a crescere i consumi di energia elettrica in Italia. Nel mese di febbraio 2015, secondo quanto rilevato da Terna, l’energia elettrica richiesta, pari a 25,2 miliardi di kWh, ha fatto registrare un incremento dello 0,7% rispetto a febbraio dello scorso anno. In termini generali, era dall’estate del 2012 che non si registrava un incremento dei consumi mensili di energia elettrica rispetto all’anno precedente, fatta eccezione per il mese di settembre 2014, che ha fatto segnare un lieve incremento (+0,4%), rispetto a un dato di settembre particolarmente basso nel 2013 (-2,6%) e nel 2012 (-8,3%).
Depurata dall’effetto della temperatura, la variazione della domanda di energia elettrica di febbraio 2015 diventa -0,7%. A parità di giorni lavorativi (20), rispetto allo stesso mese del 2014 si è infatti avuta una temperatura media mensile di circa due gradi e mezzo inferiore.
I 25,2 miliardi di kWh richiesti nel mese di febbraio 2015 sono distribuiti per il 46,1% al Nord, per il 29,8% al Centro e per il 24,1% al Sud.
A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di febbraio 2015 è risultata negativa al Nord (-0,9%) e positiva al Centro (+1,5%) e al Sud (+3,6%).
Nel mese di febbraio 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’82,4% con produzione nazionale e per la quota restante (17,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,9 miliardi di kWh) è cresciuta dello 0,2% rispetto a febbraio 2014. Sono in crescita le fonti di produzione termica (+7,5%), geotermica (+8,2%) e fotovoltaica (+8,3%). In calo le fonti idroelettrica (-25,0%) ed eolica (-1,6%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di febbraio 2015 rispetto al mese precedente è stata pari a +0,7%. Il profilo del trend si mantiene debolmente negativo.
Nel primo bimestre del 2015 la domanda di energia elettrica è risultata in flessione dello 0,7% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2014; a parità di calendario il valore è in linea con lo scorso anno (+0,0).