Vorrei conoscere, se possibile, per quale motivo è richiesto anche per impianti vecchi il salvavita nelle unità abitative di un condominio e quali sono i rischi per gli altri condòmini se uno degli impianti non è “a norma”, ovvero non dispone di salvavita.
Alessandro Martini (LU)
Innanzitutto l’obbligo legislativo deriva dalla Legge 46/90 ed è richiamato pari pari dal decreto 37/08:
“Art. 6. Realizzazione ed installazione degli impianti Comma 3. Gli impianti elettrici nelle unita’ immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all’origine dell’impianto, di protezione contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.”.
Il rischio nel caso del quesito è il seguente (facendo riferimento alla figura 1): in caso di guasto verso terra nell’impianto dell’unita abitativa A privo di dispositivo differenziale, l’interruttore magnetotermico non interviene se la corrente di guasto [230/(RC + RN)], non è abbastanza elevata per l’intervento del magnetico.
In questo caso il circuito non viene interrotto e sull’impianto di terra condominiale si stabilisce la tensione UE = 230 RC / (RC + RN). Di conseguenza anche tutte le masse collegate all’impianto di terra assumono la tensione UE.
Tale tensione è certamente superiore ai limiti imposti dalla Norma CEI 64-8 e ricavati dalle curve di sicurezza (50 V). Ipotizzando a titolo di esempio la resistenza del dispersore condominiale RC=50Ω e la messa a terra del neutro del Distributore RN =1Ω, UE è pari a 225 V.
Le protezioni differenziali degli altri condòmini, ad esempio quella dell’appartamento B, non possono intervenire, nemmeno in caso di contatto con la massa accidentalmente in tensione. La persona in questo caso è sottoposta alla tensione UE verso terra, mettendo in serio pericolo la sua incolumità.
Figura 1 – Condominio. L’appartamento A non è dotato di protezione differenziale, a differenza dell’appartamento B. Nel caso di guasto verso terra in figura il magnetico di A non interviene e le masse assumono la tensione UE, che dipende dalla resistenza di terra del condominio RC e di quella del distributore RN (Sistema TT).