Il Sottocomitato tecnico ISO/TC 96/SC 5 “Cranes – Use, operation and maintenance” ha sviluppato una norma internazionale che definisce un linguaggio dei segni da utilizzare nelle manovre delle gru edili.
Si tratta della ISO 16715 “Cranes – Hand signals used with cranes”, che ha visto impegnati oltre trenta delegati di diverse nazionalità tra cui Cina, Brasile, India, Giappone, Sud Africa, Australia, Russia, Stati Uniti e, ovviamente, Europa.
“Ci è voluto un po’ per coinvolgere i vari Paesi nella definizione di un linguaggio comune”, ammette il sudafricano Pierre Terblanche, coordinatore del gruppo di esperti che ha lavorato a questo importante documento. Il risultato è quindi ancor più significativo, proprio perché offre agli operatori delle gru edili un set base di segnali manuali che possono essere facilmente e univocamente compresi da chiunque lavori in questo settore, a prescindere dalla nazionalità di appartenenza.
L’obiettivo della norma infatti non è stato quello di rimpiazzare i numerosi “linguaggi nazionali”, bensì quello di arrivare a definire un set uniforme di segnali condivisi da utilizzare nei cantieri dove lavorano persone di varie ed eterogenee nazionalità, in modo che la comunicazione sia sicura, efficace e compresa da tutti.
Nel campo delle costruzioni – e in particolare nell’ambito dei cantieri edili – sempre più spesso lavorano persone provenienti dalle nazioni più diverse. E’ una sorta di inevitabile “Babele” che può comportare problemi di comunicazione, accentuate difficoltà di comprensione e spesso pericolose ambiguità.
Non bisogna dimenticare che, in un ambiente come un cantiere edile, una errata interpretazione di un segnale può comportare gravissimi rischi per la sicurezza. Si pensi ad esempio ai pericoli potenziali derivanti da una non corretta indicazione di un movimento di carichi sospesi.
Tramite l’adozione della norma ISO 16715 tutti coloro che operano con le gru in un cantiere internazionale potranno condividere un linguaggio comune, superando insicurezze e confusione nella comunicazione.
Cantieri più sicuri dunque, anche grazie a questa nuova norma tecnica.
Fonte: UNI