La Federazione continuerà ad apportare il proprio contributo nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale, che si arricchisce oggi di nuovi e decisivi ingressi.
ANIE Confindustria ha siglato, unitamente al Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, l’Agenzia delle Dogane, Confindustria, ENEL, Ferrovie dello Stato, Telecom Italia e Vodafone Omnitel, il Protocollo di Legalità contro i furti di rame. Era presente alla firma del Protocollo l’On. Ministro dell’Interno Angelino Alfano.
“La firma del Protocollo congiunto di oggi costituisce – ha spiegato Claudio Andrea Gemme Presidente di ANIE Confindustria – la naturale prosecuzione di un percorso cominciato nel febbraio 2012, con la nascita dell’Osservatorio nazionale sui furti di rame, costituito con l’obiettivo di monitorare il fenomeno e mantenere alto il livello di attenzione delle Istituzioni e di tutti gli attori colpiti negativamente da questa attività criminale.”
“Quello dei furti di rame è un problema che colpisce il nostro Paese e in particolare il mondo produttivo, quello delle infrastrutture, delle telecomunicazioni e dei trasporti – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme – e la nostra Federazione non può che essere lieta di dare il suo contributo alla messa a punto di strategie di contrasto efficaci: una diminuzione dei furti di rame per le nostre aziende significa maggiore redditività e minori oneri a carico di esse. È indubbio che il prezzo ogni giorno più elevato di questo metallo non fa che renderlo prezioso e appetibile per la criminalità organizzata e per i ricettatori. Per le nostre aziende, invece, il rame rappresenta una materia prima indispensabile, e il blocco che si viene a determinare nelle linee produttive per mancanza di materiale comporta ripercussioni negative sulla gestione del processo industriale e sui tempi di consegna”.
“Siamo inoltre molto soddisfatti dell’attenzione che il Protocollo di Legalità contro i furti di rame riserva al mondo imprenditoriale italiano– ha concluso il Presidente Claudio Andrea Gemme – e siamo lieti che Confindustria abbia deciso di aderire a questa importante causa.