Cerchiamo di rispondere ai quesiti ricorrenti giunti in redazione dopo la pubblicazione degli approfondimenti sulla pubblicazione della quarta edizione della Norma CEI 11-27:2014 sui lavori elettrici, in vigore dal primo febbraio (grazie per i quesiti, continuate ad inviarceli tramite la pagina di contatto N.d.R.). Innanzitutto ricordiamo che la terza edizione della Norma rimarrà in vigore fino al primo febbraio 2015, per cui c’è ancora tempo per studiare! Ecco gli argomenti che hanno suscitato il vostro interesse:
1. Linea aerea in tensione
In presenza di una linea aerea non protetta in tensione quale unica fonte di pericolo, ad esempio in occasione di un intervento di verniciatura sull’illuminazione stradale (figura 1), è sufficiente evitare che le persone e i mezzi (comprese le maggiorazioni ergonomiche degli attrezzi) superino l’altezza da terra di 3 metri se la linea è ad alta tensione (> 35 kV) e 4 metri in tutti gli altri casi, misurati, a favore della sicurezza, nel punto più basso della linea.
Questo deriva dall’applicazione del Decreto 21 marzo 1988 (Approvazione nelle norme tecniche per la progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche aeree esterne), il quale prescrive l’altezza minima da terra di una linea elettrica in bassa, media o alta tensione.
La misura dell’altezza della linea da terra deve essere fatta prima di iniziare il lavoro, meglio se con strumenti laser, mai a occhio. Se vi sono dubbi sulla tensione di esercizio della linea occorre chiedere i dati al responsabile della stessa.
Figura 1 – Considerando il cestello alla massima elevazione, nel caso A il lavoro (ad esempio la verniciatura della carcassa della lampada) si svolge in zona non classificata (d > DA9) e non deve essere preso alcun provvedimento. Il lavoro è ordinario, non si applica la Norma CEI 11-27. Il lavoro può essere svolto da persona comune (PEC).
Nel caso B il lavoro si svolge nella zona di lavoro non elettrico (Dv < d < DA9). Il lavoro (non elettrico) deve essere eseguito da persona esperta (PES), da persona avvertita (PAV) oppure da persona comune (PEC) sotto la supervisione (o sorveglianza) di persona esperta o avvertita.
Nel caso C il lavoro si svolge nella zona prossima, il lavoro (elettrico) in prossimità deve essere eseguito da persona esperta (PES), da persona avvertita (PAV) oppure da persona comune (PEC) sotto la supervisione (o sorveglianza) di persona esperta o avvertita.
2. Il cantiere
Molti di voi ci hanno chiesto maggiori informazioni su cosa si intende per cantiere. Quesito risolto direttamente con il DLgs 81/08 alla mano: nell’Art. 89. Definizioni leggiamo “Agli effetti delle disposizioni di cui al presente capo si intende per cantiere temporaneo o mobile, di seguito denominato: «cantiere»: qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell’allegato X” ovvero : “I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro.
Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile“.
3. Misure
Nella seconda parte dell’articolo abbiamo evidenziato la necessità di indossare o meno i dispositivi di protezione individuale durante le operazioni di verifica degli impianti elettrici (ad esempio nella prova degli interruttori differenziali):
Figura 2 – Nella figura di sinistra le parte attive non sono accessibili al dito di prova e i puntali utilizzati non compromettono il grado di protezione (che rimane maggiore di IPXXB), perciò la misura non costituisce lavoro elettrico.
Nella figura di destra, pur effettuando misure su parti inaccessibili al dito di prova, la lunghezza della parte metallica dei puntali utilizzati compromette il grado di protezione (diventa minore di IPXXB). Per la misura occorre indossare i guanti isolanti, ma non occorre la visiera perchè non c’è rischio di cortocircuito.
4. “La qualifica PES e PAV non me la chiede mai nessuno”..
Male! La qualifica di PES e PAV deve essere richiesta. La norma CEI 11-24 all’articolo 4.15.4 diche che “Nell’affidare lavori elettrici in appalto, i committenti devono richiedere che il personale sia in possesso dei requisiti richiesti per l’esecuzione dei lavori”.
Continuate ad interagire con la redazione tecnica tramite la pagina di contatto.
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