Nell’ambito delle attività di informazione previste dall’art. 14 del D.Lgs. 28/2011, il GSE pubblica il rapporto “Regolazione regionale della generazione elettrica da fonti rinnovabili” aggiornato al 31 dicembre 2013.
Lo studio presenta in chiave comparativa il quadro degli interventi compiuti dalle Regioni per attuare, modificare o integrare le norme nazionali in materia di autorizzazioni per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Il rapporto considera i regimi autorizzativi specifici, le procedure di valutazione ambientale connesse, i procedimenti amministrativi per la concessione di acque superficiali e di risorse geotermiche: un complesso di funzioni amministrative quasi tutte conferite alle Regioni e, in molti casi, da queste delegate alle Province. E’ stata inoltre fatta una ricognizione di come le Regioni abbiano esercitato la facoltà loro attribuita di individuare aree non idonee all’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Il documento costituisce un aggiornamento della prima versione pubblicata, relativa al 30 giugno 2013 e presenta nella parte introduttiva un elenco delle principali novità intervenute nel secondo semestre del 2013 in tema di regolazione regionale sulle fonti rinnovabili.
Ecco la presentazione del documento:
In materia di energia, dal 2001, sulla base del Titolo V della Costituzione, Stato e Regioni concorrono nell’elaborazione della normativa di riferimento. Lo Stato ha il compito di disciplinare i principi fondamentali, le Regioni e le Province autonome legiferano nel rispetto degli indirizzi statali. Nell’ambito di questo quadro di riferimento costituzionale si è consolidato il processo di decentramento delle funzioni amministrative dallo Stato alle Regioni e agli enti locali in tema di autorizzazioni per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili, processo già avviato con il D.Lgs. n.112/98.
L’obiettivo di questo rapporto è presentare lo stato della regolazione regionale nell’ambito delle procedure autorizzative per gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Per regolazione regionale si intendono sostanzialmente gli interventi normativi compiuti dalle Regioni, con atti di carattere legislativo o amministrativo, per attuare, modificare o integrare le indicazioni normative nazionali in materia di realizzazione ed esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
A questo fine sono stati considerati i principali profili inerenti i regimi autorizzativi specifici, le procedure di valutazione ambientale connesse, i procedimenti amministrativi per la concessione di acque superficiali per gli impianti idroelettrici e per la concessione di uso di risorse geotermiche per gli impianti geotermoelettrici.
Si tratta di un insieme di funzioni amministrative che da un decennio sono state quasi tutte conferite alle Regioni, le quali in molti casi le hanno delegate alle Province.
Grazie all’analisi della regolazione regionale dei procedimenti autorizzativi e di valutazione ambientale negli ambiti di intervento delle Regioni, previsti e circoscritti dalla normativa nazionale, il rapporto offre una mappa d’insieme degli enti responsabili dei procedimenti amministrativi per gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti di energia rinnovabile.
E’ stato inoltre esaminato l’esercizio che le Regioni hanno fatto della facoltà loro attribuita di individuare aree non idonee alla installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili secondo i criteri previsti dal DM “Linee Guida” e di introdurre altre forme di regolazione per disciplinare lo sviluppo della generazione elettrica da fonti rinnovabili.
L’analisi svolta pone quindi a confronto ambiti omogenei di intervento regionale e offre una serie di quadri d’insieme a livello nazionale che consentono di evidenziare il segno, in senso restrittivo o estensivo, delle scelte compiute con la normazione regionale dei procedimenti autorizzativi per le diverse tecnologie di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Il quadro della regolazione regionale che emerge può consentire anche di valutare il tema dell’integrazione e della coerenza tra le politiche regionali di promozione delle fonti rinnovabili nel settore elettrico e il complesso delle altre politiche regionali, in particolare di tutela ambientale, che interagiscono in modo determinante con le prime. Tale tema è al centro del processo di recepimento da parte delle Regioni dei nuovi obiettivi regionali al 2020 fissati dal DM “Burden Sharing”. I nuovi atti di programmazione regionale per le fonti rinnovabili, in corso di definizione, dovranno infatti assicurare coerenza con la programmazione regionale di altri settori come previsto dal D.Lgs. n.28/2011.
Lo scenario attuale della regolazione regionale della generazione elettrica da fonti rinnovabili può costituire un quadro conoscitivo condiviso dagli attori istituzionali interessati, utile per far emergere valutazioni, anche comparative, buone pratiche e iniziative necessarie per rendere più efficace ed efficiente la governance istituzionale in questo settore delle politiche pubbliche.