Sono giunte in redazione diverse richieste di chiarimenti in merito all’obbligatorietà dell’aggiornamento della valutazione del rischio contro le scariche atmosferiche a seguito della pubblicazione della serie di Norme CEI EN 62305.
Innanzitutto ricordiamo che secondo l’articolo Art. 17. “Obblighi del datore di lavoro non delegabili” comma 1 “Il datore di lavoro non può delegare (omissis) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo 28″; Secondo l’art. 84 (Protezione dai fulmini), corretto dal D.Lgs. 106/09 “Il datore di lavoro provvede affinche’ gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini con sistemi di protezione realizzati secondo le norme di buona tecnica”.
Le pertinenti Norme Tecniche, alle quali fa riferimento il D.Lgs. 81/08, sono in questo momento le CEI EN 62305, che hanno sostituito, a partire da febbraio 2013, la vecchia Norma CEI 81-10, che a sua volta aveva sostituito le CEI 81-1, CEI 81- 4, CEI 81-8.
La serie di Norme CEI EN 62305 è composta dalle seguenti quattro parti:
CEI EN 62305-1 “Protezione contro i fulmini. Principi generali”, che indica i principi generali che sono alla base della protezione contro i fulmini delle strutture, inclusi gli impianti, il contenuto e le persone.
CEI EN 62305-2 “Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio”, si riferisce alla valutazione del rischio dovuto a fulmini a terra, ed ha lo scopo di fornire la procedura per la determinazione di detto rischio.
CEI EN 62305-3 “Protezione contro i fulmini. Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone”, che definisce i requisiti per la protezione di una struttura contro i danni materiali per mezzo di un impianto di protezione (LPS) e per la protezione contro i danni agli esseri viventi causati dalle tensioni di contatto e di passo in prossimità dell’LPS.
CEI EN 62305-4 “Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture”, che fornisce informazioni sul progetto, l’installazione, la manutenzione e la verifica delle misure di protezione (SPM) per gli impianti interni elettrici ed elettronici al fine di ridurre il rischio di danni permanenti dovuti all’impulso elettromagnetico (LEMP) associato al fulmine.
Questa serie di norme si applica all’esecuzione di nuove realizzazioni delle misure di protezione contro il fulmine per le strutture e i servizi ad esse connessi, nonché alle trasformazioni radicali di quelle esistenti.
Occorre aggiornare la vecchia valutazione?
Secondo l’articolo 29 del D.Lgs. 81 /08, comma 3 “La valutazione deve essere rielaborata, nel rispetto delle modalità di cui ai commi 1 e 2, in occasione di modifiche del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità. A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate.
Quindi nessun dubbio, occorre che il datore di lavoro aggiorni tempestivamente la valutazione del rischio contro le scariche atmosferiche alla serie di Norme CEI EN 62305.
Occorre comunque sottolineare che la nuova Norma non stravolge i criteri di valutazione del rischio e che un semplice aggiornamento della valutazione (magari effettuato dallo stesso professionista incaricato a suo tempo di valutare il rischio secondo 81-10) non dovrebbe costituire un onere eccessivo per il datore di lavoro. Vi invitiamo comunque ad inviare i vostri pareri utilizzando il modulo “commenti” qua sotto, o attraverso il link “contattaci” presente nel menù.