Il GSE – Gestore dei Servizi Energetici ha pubblicato la graduatoria degli impianti fotovoltaici iscritti al Registro in posizione tale da rientrare nei limiti di costo, formata sulla base dei dati e delle dichiarazioni rese dai Soggetti Responsabili ai sensi del DPR 445/00 (Elenco A) e redetta secondo i criteri previsti dal Decreto 5 Luglio 2012.
In considerazione del mancato raggiungimento del limite di costo di 140 milioni di euro previsto dal Decreto, non rilevando l’ordinamento basato sui criteri di priorità dallo stesso individuati, gli impianti ammessi in graduatoria sono elencati in ordine alfabetico, suddivisi in impianti in esercizio alla data di presentazione della richiesta di iscrizione al Registro e impianti non in esercizio. E’ pubblicato anche l’elenco degli impianti esclusi dalla graduatoria in quanto carenti dei requisiti necessari (Elenco B).
Il GSE ha inoltre precisato che l’ammissione in graduatoria non garantisce l’accesso agli incentivi che rimane subordinato alla verifica del rispetto degli altri requisiti previsti dal Decreto e dal quadro normativo di riferimento, nonché alla verifica dell’assenza delle condizioni ostative di cui agli articoli 23 e 43 del D.lgs. 28/11.
Per gli impianti ammessi in graduatoria come “impianti in esercizio”, il termine di 15 giorni solari entro cui il Soggetto Responsabile è tenuto a far pervenire al GSE la richiesta di concessione della tariffa incentivante decorre dalla data odierna, data di pubblicazione della graduatoria.
Ovviamente non si fanno attendere i commenti negativi. “Il Quinto Conto Energia si configura come un evidente fallimento”. Queste le parole dell’ATER, Associazione tecnici energie rinnovabili (Ater), “il dato più sorprendente e allarmante è l’enorme contrazione del mercato delle istallazioni di taglia ‘piccola industria/condominio’ (quella tra i 400 kW e i 20-30 kW). Si è infatti ridotta da un volume stimabile in oltre 3.000 MW/anno (nel IV CE), a ca. 400 MW, per il primo semestre del V CE. Una riduzione del 75% – fanno notare ATER e MSA – Il settore fotovoltaico non è riuscito a superare i numerosi ostacoli frapposti e l’elevata incertezza che regole di accesso come ad esempio l’obbligo di certificazione energetica, per il quale i chiarimenti richiesti sono arrivati solo a registro chiuso, hanno determinato”.
Inoltre ATER lamenta che i grandi impianti assorbono il 50% della potenza a registro con meno del 10% dei progetti, circa 300. La metà – ricorda la stessa nota – sono già in esercizio, come numero e leggermente meno come potenza. ATER lamenta in particolare che il registro sia stato aperto troppo presto, in un momento in cui il mercato non aveva ancora fatto proprie le nuove regole né programmato iniziative. Il registro non ha quindi generato sufficiente concorrenza ed è semi vuoto, con 50 mln di euro che non sono stati assegnati. “Dal 2005 ad oggi – fanno infine notare ATER e MSA – non era mai capitato che le richieste di incentivazione per grandi impianti risultino inferiori a quanto concesso dai Decreti Conto Energia”.
Per gli impianti ammessi in graduatoria come “impianti non in esercizio”, il termine di un anno entro cui l’impianto deve entrare in esercizio, a pena di decadenza dal Registro, decorre dalla data odierna, data di pubblicazione della graduatoria.
La cessione dell’impianto o la cessione dell’iscrizione al Registro ad esso riferita, effettuata in data precedente alla data di entrata in esercizio dell’impianto, comporta la decadenza dalla graduatoria.