Come anticipato nei giorni scorsi (“Gli incentivi hanno i giorni contati”), il tetto massimo dei 6,7 miliardi di euro di incentivi per la produzione di energia da fonte fotovoltaica, potrebbe essere raggiunto già nei prossimi mesi (mancano solo 300 milioni di euro).
Secondo gli analisti gli ultimi 300 milioni potrebbero bastare per 3-6 mesi (inizialmente il Decreto “Quinto conto energia” era “progettato” per durare due anni e mezzo).
Ovviamente siamo ben lontani dalla “Grid parity” (ovvero il momento in cui l’energia elettrica prodotta a partire da fonti di energia alternative- rinnovabili – ha lo stesso prezzo dell’energia tradizionale prodotta tramite fonti di energia tradizionali cioè le fonti fossili) per cui si sta pensando già ad un “Sesto conto energia”.
Nessun dubbio sul fatto che le risorse disponibili siano assolutamente limitate, per cui fonti vicine al Ministero dello Sviluppo Economico ammettono che si sta pensando di passare da un regime di tariffe incentivante a quello degli sgravi fiscali.
“All’articolo 15 (Delle delega fiscale N.d.R.) abbiamo inserito il tema per spostare la fiscalità dal lavoro all’uso delle risorse”, ha annunciato il Ministro Clini nei giorni scorsi. Questa novità che porterebbe a rivedere l’intero meccanismo di sostegno statale alle energie pulite, puntando non più sui classici incentivi sulla produzione, ma su forme di agevolazione differenti, come la detrazione del 55% come per chi effettua interventi di riqualificazione energetica in edilizia.
Marcello Garozzo del Ministero dell’Ambiente svela alcune voci di un possibile Sesto Conto Energia:
– ampliamento a 10 MW della possibilità dello scambio sul posto per le fonti rinnovabili, e per il fotovoltaico in particolare, possibilità oggi limitata a 200kW dalla Legge 24 dicembre 2007, n.244;
– incentivazione solo per i piccoli impianti, con particolare attenzione a quelli integrati nell’edilizia e agli impianti innovativi.
Per informazioni concrete dovremo ovviamente aspettare i risultati del secondo registro, istituito secondo quanto prescritto dal Decreto 5 Luglio 2012.