Il mercato fotovoltaico mondiale ha conosciuto negli ultimi anni notevoli sviluppi, passando da un installato annuo di 89 MWp nel 1996 ai 1256 MWp nel 2004.
Da vari anni il tasso di crescita del mercato si colloca costantemente intorno al 40% annuo e tutte le analisi concordano nel prevedere ulteriori sviluppi nel futuro.
Molti Paesi, tra i quali Germania, Giappone e USA, hanno già deciso di investire in questa tecnologia attraverso consistenti programmi di sostegno della domanda; la sola Germania ha installato nell’anno 2004 300 MW di impianti fotovoltaici.
Contemporaneamente tutta una serie di società multinazionali hanno diversificato la loro attività creando delle divisioni fotovoltaiche che si sono affermate sul mercato.
La tecnologia fotovoltaica, insieme a quella delle altre fonti rinnovabili, viene infatti vista come la fonte energetica del futuro che sostituirà quelle tradizionali.
Così come l’età della pietra fu sostituita da altre tecnologie più costose e di meno facile disponibilità ma che davano vantaggi sostanziali, così l’età delle fonti tradizionali verrà sostituita da quella delle fonti rinnovabili.
Anche l’Italia ha deciso di intraprendere questa strada, anche se con uno sforzo decisamente inadeguato se si considera l’elevato livello di insolazione disponibile.
Nel corso del 2001 fu varato il Programma “10.000 Tetti Fotovoltaici”, promosso e finanziato dal Ministero ambiente e tutela del territorio e dalle Regioni.
A dicembre 2003 è stato approvato il decreto legislativo 387 di recepimento della Direttiva 2001/77/CE relativa alla produzione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, il quale introduce delle disposizioni specifiche per l’energia prodotta da fonte solare ed in particolare prevede all’articolo 7 una specifica tariffa incentivante di importo e durata tali da garantire un’equa remunerazione dei costi d’investimento e di esercizio.
La definizione dei criteri per questa incentivazione, normalmente definita “conto energia”, che non grava sul bilancio dello Stato, è demandata all’Autorità Energia Elettrica e Gas e al Ministero Attività Produttive.
Purtroppo le due delibere relative, programmate per il 15 maggio e il 15 agosto 2004 rispettivamente, non sono state ancora emanate.
Il GIFI – Gruppo imprese fotovoltaiche italiane
Le basi della costituzione del GIFI vengono gettate nel 1999, con la costituzione di un comitato promotore rappresentativo dell’industria “storica” nazionale di settore e dei principali Gruppi internazionali operanti in Italia.
L’immediato successo riscontrato e il sostegno delle Istituzioni nazionali, consentono al GIFI di essere subito riconosciuto come principale e unico interlocutore industriale nelle varie sedi preposte alla sviluppo del mercato del fotovoltaico. Il GIFI aggrega le più importanti imprese operanti in Italia nel campo della produzione, progettazione e installazione di componenti e sistemi fotovoltaici.
Al fine di meglio svolgere la propria funzione, il Gruppo ha adottato sin dall’inizio criteri di aggregazione dei soci atti a garantire un adeguato livello di qualificazione ed elevati standard di qualità nei confronti del mercato.
Le aree di intervento
Il GIFI si prefigge lo scopo di favorire lo sviluppo e la promozione della tecnologia fotovoltaica in Italia e di tutelare gli interessi di carattere generale e collettivo delle imprese associate. Nel perseguimento di tale obiettivo, il Gruppo opera nelle seguenti aree di intervento: aggregazione delle imprese che esercitano in Italia attività di progettazione, produzione, commercializzazione e installazione di componenti e impianti per la conversione fotovoltaica; promozione e divulgazione dell’uso dell’energia fotovoltaica; rappresentanza degli associati nei rapporti con autorità di governo, enti e organismi rilevanti per il settore; sviluppo dell’attività di standardizzazione e certificazione per il conseguimento di standard di qualità e sicurezza sempre maggiori; coordinamento delle azioni comuni in ambito europeo.
Il GIFI mantiene contatti diretti con tutti i principali enti e istituzioni che si occupano del settore, instaurando un dialogo propositivo volto alla promozione ed allo sviluppo del fotovoltaico soprattutto in Italia.
Il Gruppo fornisce le proprie competenze al Ministero dell’ambiente, al Ministero delle attività produttive, alle Regioni, Comuni e all’Autorità per l’Energia per consentire anche in Italia il varo di un meccanismo volto all’incentivazione, tramite il conto energia, per lo sviluppo dell’industria italiana del fotovoltaico.
Le aziende del Gruppo collaborano inoltre con enti e istituzioni per la ricerca e l’ innovazione, esse svolgono un ruolo attivo nella formazione di personale tecnico e sono attive nelle sedi normative del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), in particolare nei Comitati Tecnici 82 e 11.
Il Gifi nell’Associazione Energia e in ANIE
Il GIFI fa parte dell’Associazione Energia, che comprende altri sette gruppi: Trasformatori di potenza di distribuzione e di sicurezza, Macchine rotanti ed azionamenti, Apparecchiature industriali di Bassa tensione ( manovra, Interruzione e Relè), Apparecchiature di alta e media tensione e trasformatori di misura, Quadri di media e bassa tensione, Impianti e componenti per la generazione dell’energia, Infrastrutture e reti (Linee elettriche, Sottostazioni, Cabine prefabbricate, Morsetterie, isolatori e materiale isolante e Condensatori). L’Associazione Energia aderisce ad ANIE, la Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche, una delle più importanti realtà del sistema industriale italiano e, con le 15 Associazioni che la compongono, rappresenta oltre 800 Aziende, con 135.000 occupati e 53.000 miliardi di euro di fatturato.
La Federazione ANIE è associata a Confindustria.
Ing. Lorenzo Gorlin – ANIE
da Panorama Elettrico