Secondo MF-Milano Finanza, in una bozza di decreto interministeriale (redatto dal ministero dello Sviluppo economico insieme con quello dell’Ambiente), che presto dovrebbe essere trasmessa alla conferenza unificata Stato-Regioni, la riduzione rispetto alle vecchie tariffe dovrebbe avvenire da un quadrimestre all’altro, in modo da non creare contraccolpi immediati alle societa’ del settore.
Per gli impianti che cominceranno a produrre entro aprile 2011, la riduzione media dovrebbe essere tra il 6,5% e l’8,1% a seconda del tipo di installazione. Per quelli che entreranno a regime da aprile ad agosto, la sforbiciata oscillerà tra il 10% e il 12,8%, mentre per quelli che saranno attivati tra agosto e dicembre il taglio sara’ tra il 15 e il 17,6% circa.
Dal 2012, poi, andra’ a regime il taglio medio del 6% annuo. Per gli impianti innovativi, invece, le tariffe sarebbero piu’ elevate del 17% e il taglio annuo sarebbe ridotto a solo il 2%. Entro il 2020 gli impianti solari dovranno raggiungere una potenza complessiva di 8 mila MW.
La bozza di decreto, sempre secondo quanto ricostruito da MF-Milano Finanza, avrebbe in previsione di aumentare dagli attuali 2 mila MW, fino a un tetto di 3 mila MW, la potenza “incentivabile”. A questi 3 mila MW andrebbero anche aggiunti altri 150 MW per i cosiddetti impianti a concentrazione, ossia quelli che prevedono il riscaldamento di un liquido.