Si e’ aperto recentemente il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro ”energia e petrolio”, in scadenza a fine anno, tra Confindustria, i sindacati Filcem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil, e separatamente con Ugl-Chimici.
Lo ha comunicato Confindustria, con una nota, indicando che l’apertura delle trattative ”conferma il positivo stato delle relazioni industriali”.
Confindustria Energia ”ha focalizzato l’attenzione sulla sostenibilita’ nel lungo termine di due livelli contrattuali” e, come ”punti qualificanti per la sostenibilita’ del sistema”, indica ”la modernizzazione e la semplificazione degli aspetti relazionali, con chiara qualificazione del modello partecipativo; il riconoscimento dell’apporto individuale anche nel salario variabile negoziato al secondo livello; il superamento degli scatti di anzianita’ per liberare le risorse necessarie in un quadro di invarianza dei costi complessivi; la necessita’ di individuare approcci innovativi per integrare due livelli contrattuali reali, ipotesi che rappresenta una novita’ sia nel panorama italiano che europeo”.
Inoltre, ”tenendo conto delle posizioni espresse dai sindacati”, Confindustria Energia ”si e’ impegnata a formulare una proposta di metodo per lo sviluppo del negoziato”.
Mentre ”sul tema del contratto unico, anche in considerazione delle notevoli asimmetrie esistenti al momento tra le rappresentanze imprenditoriali e quelle dei lavoratori, ritiene che tale ipotesi possa svilupparsi solo con la condivisione del modello e dei contenuti contrattuali”.