Ultime news

La necessità di prevedere dispositivi per interrompere i circuiti elettrici è dovuta ad uno dei seguenti motivi:
– comando di emergenza: comando inteso ad eliminare rapidamente i pericoli imprevisti relativi ad apparecchi od impianti elettrici;
– arresto di emergenza: comando di emergenza inteso ad arrestare i movimenti pericolosi;
– sezionamento (di sicurezza): messa fuori tensione di un impianto o di una sua parte in modo da garantire la sicurezza delle persone che operano su od in vicinanza di parti attive durante i lavori di riparazione, localizzazione guasti, sostituzione di apparecchi ecc.;
– comando funzionale: comando destinato alla chiusura, apertura o variazione dell’alimentazione di un apparecchio elettrico o di una qualsiasi parte dell’impianto per il funzionamento ordinario;
– interruzione per manutenzione non elettrica: interruzione dell’alimentazione di macchine od altri apparecchi utilizzatori, o parti di essi, avente lo scopo di prevenire pericoli diversi da quelli elettrici, ma dovuti all’alimentazione elettrica.
Le condizioni generali alle quali devono rispondere i dispositivi preposti alle funzioni di interruzione o comando sono le seguenti:
– nei sistemi trifasi più neutro e nei sistemi monofasi (fase più neutro) l’apertura del neutro deve avvenire contemporaneamente o dopo di quella dei conduttori di fase e la chiusura deve avvenire contemporaneamente o prima della chiusura delle fasi;
– sul conduttore di protezione PE e sul conduttore PEN non devono mai essere inseriti dispositivi di interruzione (è ammesso solo un dispositivo di apertura manovrabile con attrezzo per le misure).
COMANDO E ARRESTO D’EMERGENZA
Comando d’emergenza
Comando che, tramite l’intervento manuale dell’operatore, interrompe rapidamente l’alimentazione per eliminare pericoli inattesi relativi a componenti o impianti elettrici.
I dispositivi per il comando d’emergenza sono, ad esempio, utilizzati in sistemi di pompaggio di liquidi infiammabili; in impianti di ventilazione centralizzati; in grandi calcolatori; nei circuiti di alimentazione di lampade a scarica a tensione elevata; in grandi edifici come ad esempio magazzini di vendita; in laboratori per prove e ricerche elettriche; in centrali termiche; in grandi cucine.
I dispositivi utilizzati per il comando e l’arresto d’emergenza devono:
– essere installati in modo che il loro azionamento sia rapido, inequivocabile ed avvenga con un’unica operazione. Gli attuatori (pulsanti, leve ecc.) devono essere di colore rosso su fondo giallo;
– poter interrompere la corrente di pieno carico del circuito;
– interrompere tutti i conduttori attivi, quando esista pericolo di folgorazione, fatta eccezione per il conduttore PEN nel sistema TN-C;
– poter agire sul circuito principale o sul circuito di comando;
– operare solo sulla parte di impianto dalla quale può derivare pericolo.
Nei circuiti di comando l’apertura deve avvenire per disseccitazione della bobina o mediante altri sistemi che in caso di guasto pongano il sistema in condizioni di sicurezza.
Arresto d’emergenza
L’arresto d’emergenza deve essere previsto nei casi in cui è necessario interrompere l’alimentazione elettrica quando parti meccaniche azionate elettricamente possono essere causa di pericolo).
Esempi di impianti dove sono richiesti dispositivi per l’arresto d’emergenza sono le scale mobili; i nastri trasportatori; le porte azionate elettricamente; alcuni tipi di macchine utensili; gli impianti di lavaggio auto.
(Per ascensori e montacarichi valgono, invece, le prescrizioni del DM 587/87, basate sulla Norma Europea CEI EN 81).
DISPOSITIVI AMMESSI
Interruttori di manovra sul circuito principale.
Pulsanti e simili apparecchi sul circuito di comando.
Possono agire sia in modo diretto, sia a distanza (tramite circuiti elettrici, trasmissioni meccaniche e pneumatiche, comandate con un’unica azione) e quelli per l’arresto di emergenza essere comuni a più circuiti; devono essere in grado di interrompere la corrente di pieno carico; compresa quella dei motori a rotore bloccato.
I dispositivi per il comando di emergenzapossono essere:
– a comando manuale diretto;
– a comando elettrico a distanza (interruttori e contattori devono aprirsi per diseccitazione delle bobine o con altre tecniche a sicurezza positiva).
Gli organi di comando (maniglie, pulsanti, ecc.) dei dispositivi di comando e di arresto di emergenza devono essere:
– facilmente riconoscibili, di preferenza mediante colore rosso su fondo di contrasto (per es. rosso su giallo);
– a portata di mano dell’operatore per un rapido intervento;
– posti nelle immediate vicinanze di tutte quelle parti dell’impianto dove si presume possa insorgere un pericolo.
E’ vietato l’uso delle prese a spina per il comando di emergenza.
SEZIONAMENTO
Per sezionamento si intende la manovra che interrompe e isola elettricamente un circuito o un apparecchio utilizzatore dal resto dell’impianto.
Esso contribuisce a garantire la sicurezza del personale incaricato di eseguire lavori, riparazioni, localizzazione di guasti, sostituzione diapparecchi, su o in vicinanza di parti attive (pericolo di contatto diretto).
Misure da adottare per il sezionamento
Ogni circuito principale deve poter essere sezionato dall’alimentazione mediante un dispositivo generale adeguato e deve essere previsto anche un sezionamento parziale su ciascun singolo circuito.
Un dispositivo unico di sezionamento per più circuiti terminali è ammesso se le condizioni ed esigenze di servizio lo consentono.
Il sezionamento deve essere effettuato su tutte le possibili alimentazioni con particolare riferimento alle doppie alimentazioni e a quelle di riserva.
In questo caso una scritta od altra segnalazione deve essere posta in posizione tale che qualsiasi persona che acceda alle parti attive sia avvertita della necessità di sezionare dette parti dalle diverse alimentazioni, salvo che non sia previsto un interblocco tale da assicurare che tutti i circuiti interessati siano sezionati.
L’interruzione deve avvenire su tutti i conduttori attivi, neutro compreso (perché in caso di corto circuito tra fase e neutro, questo può andare in tensione), fatta eccezione per il conduttore PEN nel sistema TN-C.
Per i sistemi TN-S, non sono richiesti il sezionamento o l’interruzione del conduttore di neutro, salvo nei circuiti a due conduttori fase-neutro, quando tali circuiti abbiano a monte un dispositivo di interruzione unipolare sul neutro, per es. un fusibile.
I mezzi adottati per il sezionamento devono essere idonei per evitare che l’alimentazione possa essere ripristinata intempestivamente.
Questo può essere realizzato impiegando uno o più dei seguenti metodi:
– blocco meccanico sul dispositivo di sezionamento (per es. tramite blocco a chiave o a lucchetto);
– scritte od altre opportune segnalazioni;
– collocazione del dispositivo di sezionamento entro un locale od un involucro chiusi a chiave.
DISPOSITIVI AMMESSI
Sezionatori.
Interruttori di manovra – sezionatori (multipolari).
Interruttori automatici (con o senza fusibili).
Sezionatori portafusibili.
Barrette.
Prese a spina.
Morsetti speciali che non richiedono la rimozione di un conduttore.
I dispositivi per il sezionamento devono:
– interrompere in condizioni di pieno carico, preferibilmente con dispositivi multipolari,
tutti i conduttori attivi;
– indicare in modo ben visibile la posizione di aperto utilizzando i simboli “O” (aperto) e “I” (chiuso);
– essere concepiti e installati in modo da impedire la loro chiusura accidentale.
COMANDO FUNZIONALE
E’ un comando destinato alla chiusura, apertura o variazione dell’alimentazione di un componente elettrico o di una qualsiasi parte dell’impianto per il funzionamento ordinario.
Un dispositivo di comando funzionale deve essere previsto per ogni circuito e per ogni apparecchio che richieda di essere comandato indipendentemente.
Uno stesso dispositivo può comandare più circuiti o più apparecchi se questi sono destinati a funzionare contemporaneamente.
Il dispositivo di comando non deve necessariamente interrompere tutti i conduttori attivi e pertanto può essere sia onnipolare, sia unipolare (in questo caso, però, deve essere inserito sulle fasi).
Si noti tuttavia che il D.P.R. 547/55 ammette l’uso (in corrente alternata) di interruttori unipolari solo su circuiti monofasi in bassa tensione (< 400 V) alimentanti apparecchi di potenza <= 1 000 W
Nel caso in cui l’attuazione di un comando funzionale non possa essere controllata dall’operatore è necessario predisporre opportuni dispositivi di segnalazione.
Il dispositivo di comando funzionale deve essere protetto qualora possa dar luogo a situazioni di pericolo se azionato accidentalmente.
Nella commutazione di alimentazioni da sorgenti diverse i dispositivi di comando devono interrompere tutti i conduttori attivi e non devono consentire di porre in parallelo le alimentazioni suddette, a meno che l’impianto non sia progettato in modo specifico per queste condizioni.
DISPOSITIVI AMMESSI
Interruttori automatici o interruttori di manovra;
Contattori;
Relé ausiliari;
Prese a spina fino a 16 A compresi;
Dispositivi a semiconduttori.
INTERRUZIONE PER MANUTENZIONE NON ELETTRICA
Manovra destinata ad interrompere, in parte o totalmente, l’alimentazione elettrica di macchine o di altri apparecchi o parti di essi, avente lo scopo di prevenire pericoli diversi da quelli elettrici (di natura meccanica, chimica, termica, ecc.) al personale incaricato di effettuare lavori di manutenzione non elettrica.
L’interruzione per motivi non elettrici può essere riciesta per gru, ascensori e montacarichi, scale mobili, trasportatori, macchine utensili, macchine tessili, rotative, pompe, convogliatori, sistemi di riscaldamento, apparecchiature elettromagnetiche…
Per questo tipo di interruzione i dispositivi utilizzati devono essere inseriti sul circuito di alimentazione principale, devono poter essere azionati sotto carico mediante azione manuale, e devono essere contrassegnati in modo da risultare facilmente identificabili.
Inoltre devono essere previsti opportuni provvedimenti affinché non possano essere riattivati intempestivamente.
A tal fine si possono prevedere: blocchi a chiave, cartelli monitori, ubicazione dei dispositivi stessi entro locali o involucri chiusi a chiave
Sebbene non sia richiesta l’interruzione di tutti i conduttori attivi (fase più neutro), è da ritenersi più sicura l’interruzione onnipolare.
E’ ammessa l’interruzione dei soli circuiti di comando, quando sia assicurata una condizione di sicurezza equivalente all’interruzione diretta dell’alimentazione principale, adottando ad esempio precauzioni supplementari , quali blocchi meccanici.
DISPOSITIVI AMMESSI
Sezionatori.
Interruttori di manovra – sezionatori multipolari.
Interruttori automatici (con o senza fusibili).
Ausiliari di comando di contattori.
Prese a spina

La necessità di prevedere dispositivi per interrompere i circuiti elettrici è dovuta ad uno dei seguenti motivi:- comando di emergenza: comando inteso ad eliminare rapidamente i pericoli imprevisti relativi ad apparecchi od impianti elettrici;- arresto di emergenza: comando di emergenza inteso ad arrestare i movimenti pericolosi;- sezionamento (di sicurezza): messa fuori tensione di un impianto o di una sua parte in modo da garantire la sicurezza delle persone che operano su od in vicinanza di parti attive durante i lavori di riparazione, localizzazione guasti, sostituzione di apparecchi ecc.;- comando funzionale: comando destinato alla chiusura, apertura o variazione dell’alimentazione di un apparecchio elettrico o di una qualsiasi parte dell’impianto per il funzionamento ordinario;- interruzione per manutenzione non elettrica: interruzione dell’alimentazione di macchine od altri apparecchi utilizzatori, o parti di essi, avente lo scopo di prevenire pericoli diversi da quelli elettrici, ma dovuti all’alimentazione elettrica.
Le condizioni generali alle quali devono rispondere i dispositivi preposti alle funzioni di interruzione o comando sono le seguenti:- nei sistemi trifasi più neutro e nei sistemi monofasi (fase più neutro) l’apertura del neutro deve avvenire contemporaneamente o dopo di quella dei conduttori di fase e la chiusura deve avvenire contemporaneamente o prima della chiusura delle fasi;- sul conduttore di protezione PE e sul conduttore PEN non devono mai essere inseriti dispositivi di interruzione (è ammesso solo un dispositivo di apertura manovrabile con attrezzo per le misure).
COMANDO E ARRESTO D’EMERGENZA
Comando d’emergenzaComando che, tramite l’intervento manuale dell’operatore, interrompe rapidamente l’alimentazione per eliminare pericoli inattesi relativi a componenti o impianti elettrici.I dispositivi per il comando d’emergenza sono, ad esempio, utilizzati in sistemi di pompaggio di liquidi infiammabili; in impianti di ventilazione centralizzati; in grandi calcolatori; nei circuiti di alimentazione di lampade a scarica a tensione elevata; in grandi edifici come ad esempio magazzini di vendita; in laboratori per prove e ricerche elettriche; in centrali termiche; in grandi cucine.
I dispositivi utilizzati per il comando e l’arresto d’emergenza devono:- essere installati in modo che il loro azionamento sia rapido, inequivocabile ed avvenga con un’unica operazione. Gli attuatori (pulsanti, leve ecc.) devono essere di colore rosso su fondo giallo;- poter interrompere la corrente di pieno carico del circuito;- interrompere tutti i conduttori attivi, quando esista pericolo di folgorazione, fatta eccezione per il conduttore PEN nel sistema TN-C;- poter agire sul circuito principale o sul circuito di comando;- operare solo sulla parte di impianto dalla quale può derivare pericolo.Nei circuiti di comando l’apertura deve avvenire per disseccitazione della bobina o mediante altri sistemi che in caso di guasto pongano il sistema in condizioni di sicurezza.
Arresto d’emergenzaL’arresto d’emergenza deve essere previsto nei casi in cui è necessario interrompere l’alimentazione elettrica quando parti meccaniche azionate elettricamente possono essere causa di pericolo).Esempi di impianti dove sono richiesti dispositivi per l’arresto d’emergenza sono le scale mobili; i nastri trasportatori; le porte azionate elettricamente; alcuni tipi di macchine utensili; gli impianti di lavaggio auto.(Per ascensori e montacarichi valgono, invece, le prescrizioni del DM 587/87, basate sulla Norma Europea CEI EN 81).
DISPOSITIVI AMMESSI
Interruttori di manovra sul circuito principale.Pulsanti e simili apparecchi sul circuito di comando.Possono agire sia in modo diretto, sia a distanza (tramite circuiti elettrici, trasmissioni meccaniche e pneumatiche, comandate con un’unica azione) e quelli per l’arresto di emergenza essere comuni a più circuiti; devono essere in grado di interrompere la corrente di pieno carico; compresa quella dei motori a rotore bloccato.I dispositivi per il comando di emergenzapossono essere:- a comando manuale diretto;- a comando elettrico a distanza (interruttori e contattori devono aprirsi per diseccitazione delle bobine o con altre tecniche a sicurezza positiva).Gli organi di comando (maniglie, pulsanti, ecc.) dei dispositivi di comando e di arresto di emergenza devono essere:- facilmente riconoscibili, di preferenza mediante colore rosso su fondo di contrasto (per es. rosso su giallo);- a portata di mano dell’operatore per un rapido intervento;- posti nelle immediate vicinanze di tutte quelle parti dell’impianto dove si presume possa insorgere un pericolo.E’ vietato l’uso delle prese a spina per il comando di emergenza.
SEZIONAMENTOPer sezionamento si intende la manovra che interrompe e isola elettricamente un circuito o un apparecchio utilizzatore dal resto dell’impianto. Esso contribuisce a garantire la sicurezza del personale incaricato di eseguire lavori, riparazioni, localizzazione di guasti, sostituzione diapparecchi, su o in vicinanza di parti attive (pericolo di contatto diretto).
Misure da adottare per il sezionamentoOgni circuito principale deve poter essere sezionato dall’alimentazione mediante un dispositivo generale adeguato e deve essere previsto anche un sezionamento parziale su ciascun singolo circuito.Un dispositivo unico di sezionamento per più circuiti terminali è ammesso se le condizioni ed esigenze di servizio lo consentono.Il sezionamento deve essere effettuato su tutte le possibili alimentazioni con particolare riferimento alle doppie alimentazioni e a quelle di riserva. In questo caso una scritta od altra segnalazione deve essere posta in posizione tale che qualsiasi persona che acceda alle parti attive sia avvertita della necessità di sezionare dette parti dalle diverse alimentazioni, salvo che non sia previsto un interblocco tale da assicurare che tutti i circuiti interessati siano sezionati.L’interruzione deve avvenire su tutti i conduttori attivi, neutro compreso (perché in caso di corto circuito tra fase e neutro, questo può andare in tensione), fatta eccezione per il conduttore PEN nel sistema TN-C.Per i sistemi TN-S, non sono richiesti il sezionamento o l’interruzione del conduttore di neutro, salvo nei circuiti a due conduttori fase-neutro, quando tali circuiti abbiano a monte un dispositivo di interruzione unipolare sul neutro, per es. un fusibile.I mezzi adottati per il sezionamento devono essere idonei per evitare che l’alimentazione possa essere ripristinata intempestivamente.Questo può essere realizzato impiegando uno o più dei seguenti metodi:- blocco meccanico sul dispositivo di sezionamento (per es. tramite blocco a chiave o a lucchetto);- scritte od altre opportune segnalazioni;- collocazione del dispositivo di sezionamento entro un locale od un involucro chiusi a chiave.DISPOSITIVI AMMESSI
Sezionatori.Interruttori di manovra – sezionatori (multipolari).Interruttori automatici (con o senza fusibili).Sezionatori portafusibili.Barrette.Prese a spina.Morsetti speciali che non richiedono la rimozione di un conduttore.
I dispositivi per il sezionamento devono:- interrompere in condizioni di pieno carico, preferibilmente con dispositivi multipolari,tutti i conduttori attivi;- indicare in modo ben visibile la posizione di aperto utilizzando i simboli “O” (aperto) e “I” (chiuso);- essere concepiti e installati in modo da impedire la loro chiusura accidentale.
COMANDO FUNZIONALEE’ un comando destinato alla chiusura, apertura o variazione dell’alimentazione di un componente elettrico o di una qualsiasi parte dell’impianto per il funzionamento ordinario. Un dispositivo di comando funzionale deve essere previsto per ogni circuito e per ogni apparecchio che richieda di essere comandato indipendentemente. Uno stesso dispositivo può comandare più circuiti o più apparecchi se questi sono destinati a funzionare contemporaneamente.Il dispositivo di comando non deve necessariamente interrompere tutti i conduttori attivi e pertanto può essere sia onnipolare, sia unipolare (in questo caso, però, deve essere inserito sulle fasi). Si noti tuttavia che il D.P.R. 547/55 ammette l’uso (in corrente alternata) di interruttori unipolari solo su circuiti monofasi in bassa tensione (< 400 V) alimentanti apparecchi di potenza <= 1 000 WNel caso in cui l’attuazione di un comando funzionale non possa essere controllata dall’operatore è necessario predisporre opportuni dispositivi di segnalazione. Il dispositivo di comando funzionale deve essere protetto qualora possa dar luogo a situazioni di pericolo se azionato accidentalmente.Nella commutazione di alimentazioni da sorgenti diverse i dispositivi di comando devono interrompere tutti i conduttori attivi e non devono consentire di porre in parallelo le alimentazioni suddette, a meno che l’impianto non sia progettato in modo specifico per queste condizioni.
DISPOSITIVI AMMESSIInterruttori automatici o interruttori di manovra;Contattori;Relé ausiliari;Prese a spina fino a 16 A compresi;Dispositivi a semiconduttori.

INTERRUZIONE PER MANUTENZIONE NON ELETTRICA
Manovra destinata ad interrompere, in parte o totalmente, l’alimentazione elettrica di macchine o di altri apparecchi o parti di essi, avente lo scopo di prevenire pericoli diversi da quelli elettrici (di natura meccanica, chimica, termica, ecc.) al personale incaricato di effettuare lavori di manutenzione non elettrica. L’interruzione per motivi non elettrici può essere riciesta per gru, ascensori e montacarichi, scale mobili, trasportatori, macchine utensili, macchine tessili, rotative, pompe, convogliatori, sistemi di riscaldamento, apparecchiature elettromagnetiche…Per questo tipo di interruzione i dispositivi utilizzati devono essere inseriti sul circuito di alimentazione principale, devono poter essere azionati sotto carico mediante azione manuale, e devono essere contrassegnati in modo da risultare facilmente identificabili.Inoltre devono essere previsti opportuni provvedimenti affinché non possano essere riattivati intempestivamente. A tal fine si possono prevedere: blocchi a chiave, cartelli monitori, ubicazione dei dispositivi stessi entro locali o involucri chiusi a chiaveSebbene non sia richiesta l’interruzione di tutti i conduttori attivi (fase più neutro), è da ritenersi più sicura l’interruzione onnipolare. E’ ammessa l’interruzione dei soli circuiti di comando, quando sia assicurata una condizione di sicurezza equivalente all’interruzione diretta dell’alimentazione principale, adottando ad esempio precauzioni supplementari , quali blocchi meccanici.
DISPOSITIVI AMMESSISezionatori.Interruttori di manovra – sezionatori multipolari.Interruttori automatici (con o senza fusibili).Ausiliari di comando di contattori.Prese a spina

Altre News

Vedi tutte